» Chiesa Cattolica Italiana » Documenti »  Documentazione
“Scuola itinerante" per i nomadi (A.Guidi)


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 1/10


Amico del circo da sempre, conoscendo i Casartelli, i Togni, gli Orfei, fin da giovane impegnato nella scuola, accompagnavo i bambini circensi nelle scuole di Lucca prima, di Livorno poi, conobbi don Franco Baroni - siamo negli anni settanta -, diventammo amicissimi e ci ponemmo subito il problema delle scuole itineranti per le difficoltà di inserimento di tanti bambini in più scuole nel corso di un anno scolastico, con scarso profitto. Si studiò una convenzione che fu presentata, con il sostengo dell’Ente Circhi al Provveditore agli Studi di Lucca per l’approvazione ministeriale. L’Ente Circhi se ne fece carico e la cosa con grande clamore giornalistico, andò in porto. Partirono così 5 scuole itineranti, con maestri a carico dello Stato, scrutini ed esami riconosciuti presso scuole statali, con gli stessi diritti dei ragazzi di quelle stesse scuole. Ricordo gli entusiasmi dei vari complessi circensi le interviste i servizi giornalisti anche esteri nelle varie città, ma poi si presentarono a Lucca alcune difficoltà burocratiche e per la ricerca dei maestri disposti ad assumersi incarichi speciali, quasi missionari ma avventurosi, incarichi di servizio pure riconosciuti per i punteggi di carriera statale.
Poiché in quegli anni il sottoscritto, oltre alla cattedra di italiano e latino nel Liceo scientifico di Livorno, aveva anche un incarico presso il Provveditorato, proprio per la sistemazione degli insegnanti e per le scuole parificate, si decise di trasferire la convenzione da Lucca a Livorno. Dall’Ente Circhi mi giunse allora la nomina di “Delegato unico dell’Ente per i rapporti con il Ministero della Pubblica Istruzione e con i Provveditorati agli Studi, ed a svolgere ogni pratica inerente alla convenzione e quant’altro può riguardare i rapporti circo-scuola, con diritto di firma da parte dell’Ente”.
Ebbi modo così di discutere in Provveditorato l’iter per il buon funzionamento di queste scuole. Trovai nel Provveditore Boutade Salvini disponibilità ed entusiasmo, poi con il successore Settimo Accetta un interesse tale, che ne volle il felice affidamento, o meglio inserimento, nella più importante scuola elementare di Livorno: la scuola Benci. Queste scuole erano così nell’organico della scuola Benci, godendo di tutti i benefici dei bambini di Livorno (sussidi didattici, libri di testo ecc..) Nacquero ben nove scuole itineranti. La scuola Benci emanava un “bando, per la nomina degli insegnanti, ne curava l’incarico e, con l’Ente Circhi, il sostegno economico a carico dello Stato. Quando una di queste scuole transitava da Livorno veniva ospitata nella Benci ed era una vera festa, un incontro che spesso si concludeva in palestra, dove i bambini circensi si esibivano nelle loro acrobazie. Il Provveditore agli Studi di Livorno visitava la carovana scuola, viveva un po’ la vita di quest’ambiente circense e ne rimaneva entusiasta. In un pomeriggio tutti al circo!
La scuola Benci vide, con felici intuiti pedagogici in queste scuole il cosmopolitismo scolastico, dei tempi nuovi, una istruzione targata Europa, la sperimentazione in cui famiglia, ambiente e cattedra agiscono in perfetta sinergia. Infatti nel circo la famiglia è una sacra scuola di affetti preziosi, gelosi, imperituri, l’ambiente del circo è scuola di precisione, di disciplina, di lavoro, di sacrificio, cui si aggiunge l’aula scolastica, che istruisce, allarga gli orizzonti ed arricchisce di nuove competenze bambini provenienti da etnie diverse, da paesi diversi qui uniti in un florilegio di fermenti culturali. Non tutti i circhi potevano avere un numero sufficiente di bambini per godere del diritto alla scuola itinerante, poi c’era il problema della scuola media dell’obbligo, sicché l’Ente Nazionale Circhi, aperta l’accademia, volle concentrare in essa anche tutte le scuole elementari, conservando una sola scuola convenzionata che non poté però vivere con la convenzione perché i bambini dell’accademia avrebbero potuto frequentare la scuola elementare e media nelle vicine scuole statali. La convenzione stabiliva “scuole solo itineranti - il Provveditore agli Studi di Livorno manifestò la sua perplessità perché si lasciassero morire queste scuole, si pensò che la convenzione si potesse trasferire dall’ente a “Migrantes”, che si potesse tenere in vita, magari in un solo circo la scuola itinerante ma ciò non è stato possibile. E certo che si è rinunciato ad un beneficio a favore dei bambini circensi, prezioso, che fu l’orgoglio di don Franco Baroni e che difficilmente, coi tempi che corrono si potrà riottenere. Intanto mi giungono continuamente richieste di maestri da parte di molti amici circensi, di lamentele, di rincrescimenti.