Se la scuola è il luogo dell’integrazione per eccellenza, per il fatto di formare ciascun minore a confrontarsi e relazionarsi con la differenza, e se frequentarla è non solo un diritto, ma anche un dovere di tutti i minori, è pur vero che diverse sono state le proposte avanzate dalla politica nel corso del 2009 che, pur non avendo poi nei fatti determinato restringimenti normativi, hanno diffuso timori al riguardo e, in parte, anche una certa confusione sulle procedure cui attenersi da parte di presidi, insegnanti e funzionari.

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