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Intesa tra il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e la Conferenza Episcopale Italiana sulle indicazioni didattiche per l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole dell'infanzia e nel primo ciclo



Il Card. Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e la Dott.ssa Mariastella Gelmini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, hanno sottoscritto il 1° agosto 2009 un’Intesa sulle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole dell’infanzia e nel primo ciclo.

Il nuovo testo sostituisce le intese sottoscritte fra le Parti il 23 ottobre 2003 per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria e il 26 maggio 2004 per la scuola secondaria di primo grado, (cfr «Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana», 2003, 265–270; 2004, 179–183), tenendo conto degli sviluppi del sistema di istruzione e formazione configurati nel decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89.

L’evoluzione della normativa concernente la scuola dell’infanzia e la scuola del primo ciclo di istruzione (primaria e secondaria di secondo grado), nel quadro delle Indicazioni per il curricolo, emanate in modo sperimentale dal Ministero della Pubblica Istruzione il 31 luglio 2007, aveva già determinato il passaggio dagli Obiettivi specifici di apprendimento (OSA) ai Traguardi per lo sviluppo delle competenze (TSC) e agli Obiettivi di apprendimento (OA). In questo contesto, il Servizio Nazionale per l’insegnamento della religione cattolica preparò una bozza di TSC e OA da proporre per la sperimentazione, rimodulando i contenuti degli OSA secondo il nuovo quadro scolastico.

Gli esiti della sperimentazione, che ha coinvolto centoventotto insegnanti di religione cattolica in tutta Italia, sono rifluiti nel testo dell’intesa testé sottoscritta, i cui contenuti saranno recepiti nelle Indicazioni valide a partire all’anno scolastico 2009–2010. Si noti che l’articolazione dei TSC e degli OA non differisce nella sostanza dagli OSA a suo tempo approvati, ma ne rimodula i contenuti, anticipando o posticipando alcuni nuclei tematici e sottolineando con maggiore evidenza la centralità della figura e dell’opera di Gesù Cristo. 


CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA