La seconda domenica di novembre la Chiesa in Italia celebra la Giornata nazionale del Ringraziamento.
È una festa che viene da lontano ed ha le sue origini in Italia nel lontano 1951 per iniziativa della Coldiretti. Da allora puntualmente viene celebrata la seconda domenica di novembre e a livello locale viene riproposta nel periodo che va dalla festa di San Martino (11 novembre) alla festa di Sant’Antonio Abate (17 gennaio).
Nel 1973, con la pubblicazione del documento pastorale “La Chiesa e il mondo rurale italiano”, i vescovi italiani hanno assunto questa giornata come occasione opportuna di riflessione ed evangelizzazione dell’intera chiesa locale. Si legge nel documento sopra citato: «Si curi la Giornata del Ringraziamento in modo da renderla significativa per l’intera Chiesa particolare, oltre che occasione propizia per l’evangelizzazione del mondo rurale». Così dal 1974, ogni anno, i vescovi italiani offrono un messaggio che guida la riflessione e la preghiera.
Nel 2005 la Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace ha ritenuto opportuno aggiornare il documento del 1973 con la nota Frutto della terra e del lavoro dell’uomo. Mondo Rurale che cambia e Chiesa in Italia.
Già a partire dal 1999 e poi sulla scia del grande evento del Giubileo del mondo agricolo, 12 novembre 2000, l’Ufficio Nazionale CEI per i problemi sociali e il lavoro coordina e programma questa giornata in collaborazione con le associazioni di ispirazione cristiana che operano nel mondo rurale: Acli Terra, Coldiretti, Fai Cisl , Feder.Agri-Mcl, Ugc Cisl
Accanto alla celebrazione liturgica domenicale, momento centrale della festa del Ringraziamento, viene organizzato il giorno precedente un seminario di studio sul tema del messaggio dei vescovi e un momento specifico di preghiera in un santuario della diocesi ospitante.
Ogni anno il Santo Padre all’Angelus offre la sua illuminante parola e indica le prospettive di un rinnovato impegno di evangelizzazione nel mondo rurale.