Ufficio Nazionale per l'educazione, la scuola e l'università della Conferenza Episcopale Italiana
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Conclusioni di don Maurizio Viviani   versione testuale
Convegno nazionale della Pastorale della scuola






 
Sta per concludersi il Convegno nazionale della Pastorale della scuola del 2010. Ecco una sintesi, appena abbozzata e tuttavia - almeno lo spero – in grado di precisare alcuni elementi che l’hanno caratterizzato e qualificato.
Abbiamo vissuto il Convegno con numerose persone che hanno scelto la scuola come ambito privilegiato di impegno e che nel mondo della scuola vivono quotidianamente con grande passione e  competenza.
Tutti noi cerchiamo, con i nostri pregi e i nostri limiti, di fare pastorale nella scuola, di stare a nome della Chiesa in uno dei luoghi tra i più bersagliati oggi dall’opinione pubblica e tra i più difficili. E paradossalmente, stiamo nella scuola proprio perché la riteniamo uno spazio tra i più ricchi di futuro e tra i più bisognosi di una parola di Vangelo. Più di un relatore ci ha ricordato che la scuola è un luogo strategico carico di speranza, legato a doppio filo con l’educazione, valore sul quale la Chiesa italiana ha deciso di lavorare con ancora maggiore intensità nel decennio appena iniziato. La scuola è un luogo che ci permette di valorizzare l’aspetto della laicità della fede. È proprio la fede che ci invita ad “andare nei luoghi profani”, e quindi nella scuola, offrendo in essa un servizio educativo competente e qualificato per quanti la abitano e soprattutto per le giovani generazioni.