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S.E. Mons. Lucio Soravito de Franceschi   versione testuale
Vescovo di Adria-Rovigo

COMUNITÀ CRISTIANE CHE COMUNICANO IL VANGELO
con particolare attenzione alle Note CEI: “Risveglio della fede” (2003),
“Questa è la nostra fede” (2005) e al sussidio “Lettera ai cercatori di Dio” (2009)

Premessa
La nostra società sta vivendo una radicale trasformazione culturale, che ha messo in crisi i valori umani e religiosi, un tempo pacificamente condivisi e vissuti. Non si tratta di un cambiamento ordinato, ma di una trasformazione complessa, che avviene con una accelerazione impressionante. Viviamo nella complessità e nella fragilità. In questo contesto culturale è andato crescendo progressivamente il secolarismo e l’indifferenza religiosa.
La Chiesa italiana, che si trova a svolgere la missione di annunciare il Vangelo in questo contesto culturale, segnato dalla complessità, dalla fragilità, dal secolarismo, a partire dal Concilio Vaticano II, si è chiesta come svolgere la sua missione oggi e, in particolare, come portare il primo annuncio del Vangelo al numero crescente di non credenti e di non praticanti.
Anche l’episcopato italiano già all’indomani del Concilio Vaticano II ha affrontato questo problema e ha dato una prima risposta, a partire dagli anni ‘70 con gli orientamenti pastorali decennali incentrati sull’evangelizzazione: “Evangelizzazione e Sacramenti” (1973), “Comunione e comunità” (1981), “Evangelizzazione e testimonianza della carità” (1990).
Ma il documento che ha avviato un rinnovamento radicale nel modo di annunciare il Vangelo è stato il Documento di base “Il rinnovamento della catechesi” (RdC 1970). Anche se esso è incentrato sul modo di educare la vita di fede dei credenti, ha aperto il problema del “primo annuncio” da portare ai non credenti. .... 

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