In attesa di inserire nell‘area riservata i contributi video del Convegno nazionale di Caserta (14-16 marzo) e le relative relazioni, vi anticipiamo i tre punti fondamentali toccati da don Erio Castellucci nel suo intervento su Comunione ecclesiale, chiesa locale e "sovvenire", introdotto dall‘analisi del rapporto tra l‘elemosina individuale, la carità ecclesiale ed il salto di qualità dellesperienza cristiana solidale con la relativa connessione tra il sentire cum ecclesia e la solidarietà cristiana.
1. Le dimensioni della Chiesa: universale, locale, familiare. Il segno fondamentale della presenza della Chiesa: dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro (Mt 18,20). I legami che sorgono attorno ai segni del Cristo risorto: parola, sacramenti, fraternità-missione. Ekklesía indica linsieme dei battezzati diffusi nel mondo, la comunità radunata attorno allapostolo o al vescovo e la comunità eucaristica raccolta nelle case. Si aprono già dal Nuovo Testamento due grandi prospettive ecclesiali: Chiesa locale, come comunione dei battezzati attorno alleucaristia, alla parola di Dio e al vescovo; Chiesa universale, come comunione delle Chiese locali tra di loro.
2. Lesperienza domestica della Chiesa nei primi secoli. La Domus Ecclesiae nel Nuovo Testamento e nei Padri: celebrazione, accoglienza della parola e carità vissute in una rete di relazioni dirette e calde. Lattenzione spontanea ai bisognosi nel contesto familiare della comunità (cf. At 2,42-47; 4,32-35). Un osservatorio quotidiano delle diverse necessità. Limportanza di recuperare non la forma ma la sostanza dellesperienza familiare della Chiesa.
3. Lesperienza della communio ecclesiarum nei primi secoli. Le Chiese locali non si percepiscono come frazioni della Chiesa universale, ma come luoghi concreti nei quali esiste la Chiesa universale. Non è mai esistito un federalismo ecclesiale basato sul concetto di autonomia, ma sempre una comunione ecclesiale per cui ciascuna comunità locale avverte la responsabilità verso le altre, anche per quanto riguarda il sovvenire: vedi la colletta organizzata da Paolo in favore della Chiesa-madre di Gerusalemme (cf. 2 Cor 8,1-15). La radice della communio tra le Chiese, custodita dalla relazione con la Chiesa di Roma, è leucaristia.
Conclusione: una Chiesa-azienda o una Chiesa-famiglia? La prima favorisce al massimo lelemosina individuale, mentre la seconda fa maturare la solidarietà cristiana. La formazione alla dimensione familiare della Chiesa non come ripiegamento su di sé, ma come attenzione alla grande famiglia delle Chiese.