Il 15 aprile prenderà il via la nuova campagna per la sensibilizzazione della firma per l’8xmille sui canali televisivi nazionali e satellitari, radiofonici, gli organi di stampa e internet. Anche quest’anno è affidata a testimonial d’eccezione: i veri protagonisti dell’8xmille. Volontari, operatori, assistiti, sacerdoti che diventano simbolo delle tante opere che la Chiesa cattolica realizza ogni anno grazie ai fondi a lei destinati. Tutta la comunicazione vuole esortare i contribuenti ad andare per approfondire su web la storia di questi testimonial e delle realtà in cui vivono e operano.
Sono oltre 90 le opere visitate in Italia e nei Paesi in via di sviluppo diventate protagoniste negli ultimi 13 anni delle nostre campagne di comunicazione sulla trasparenza.
Ecco le nove storie scelte per la campagna 2012.
In Italia
Ozieri: la Caritas diocesana ha avviato progetti occupazionali per persone in difficoltà: un panificio, una falegnameria, un laboratorio di serigrafia, una piccola fabbrica di ostie e una vigna.
Rovereto: 140 volontari si alternano “nell’emergenze freddo”. La fondazione “Comunità solidale” cerca di assistere i senza fissa dimora, che anche per colpa della crisi economica, sono in continuo aumento. Diverse le strutture d’accoglienza in città e i corsi di reinserimento.
Firenze: la Caritas ha aperto alcune case alloggio per l’assistenza diurna e notturna dei malati di Aids. Oltre alle cure mediche essi ricevono calore e accoglienza per rompere quella barriera di solitudine e dolore in cui la malattia li costringe.
Palermo, quartiere Ballarò: un asilo multietnico “Il giardino di madre Teresa” si prende cura dei bambini dalle 7.30 alle 18.00 permettendo ai genitori, per lo più immigrati, di svolgere un lavoro, requisito importante per una vera integrazione.
E sempre a Palermo la cooperativa sociale “Solidarietà” avvia attività per l’inserimento di persone con disagio psichico come il progetto “Ortocircuito”. Attraverso la cura e la produzione delle piante grasse i ragazzi con passato difficile compiono grandi passi per tornare ad una vita serena.
Nella primavera del 2006 l’Aquila e i dintorni furono colpite dal terribile terremoto. La Chiesa è sempre stata presente anche attraverso la figura dei sacerdoti. Ne è l’esempio don Vincenzo che, a Rocca di Mezzo, ha portato conforto ai terremotati attraverso le parole del Vangelo.
Roma: le suore delle poverelle ospitano e si prendono cura degli anziani soli in difficoltà economica. Nella casa di riposo, con attenzione e affetto, si presta cura e assistenza agli ospiti come in una vera famiglia.
All’estero
Brasile: a Fortaleza il sacerdote e medico padre Adolfo accoglie, insieme ad alcune suore, madri vittime di violenza domestica e costrette a prostituirsi e a drogarsi. Si organizzano corsi di formazione di musica, cucina, parrucchiera, informatica.
E ancora, a Salvador de Bahia, i volontari e operatori dell’Avsi (volontari per il servizio internazionale) sono impegnati nella zona periferica di Novos Alagados. Vengono donati nuovi alloggi al posto della palafitte fatiscenti (senza fogne, acqua e luce) e si offre la possibilità di essere introdotti nell’ambiente lavorativo.