Il Convegno promosso dal Servizio per il Sostegno Economico alla Chiesa della Regione Sardegna, si è tenuto l’11 marzo nel Centro di Spiritualità Nostra Signora del Rimedio di Donigala a Oristano ed ha visto la partecipazione di associazioni, movimenti e laici impegnati e sensibili al tema.
In apertura il Servizio regionale del “sovvenire”, ha evidenziato il calo delle firme dell’8xmille che si è verificato in Sardegna negli ultimi due anni. E’ il motivo che ha spinto gli incaricati sardi guidati dal Vescovo Delegato della Conferenza Episcopale Sarda, Mons. Giovanni Dettori a chiamare i più vicini alla Chiesa a riflettere su questo tema, solo apparentemente lontano dall’annuncio del Vangelo.
La vistosa diminuzione avvenuta è il segnale di un malessere più profondo, alla base della scristianizzazione e secolarizzazione in atto nella società sarda. Il fatto che segnali analoghi compaiono in altre parti dell’Italia, non ci tranquillizza, né ci consola. Quello che ci preoccupa è che la nostra gente non si fida di noi.
Questo dato desta preoccupazione non tanto dal punto di vista prettamente economico, ma perché si sta perdendo il senso del donare che, come affermato da Mons. Giovanni Dettori, “non è una questione di soldi ma di sensibilità ecclesiale che parte dall’amore vicendevole”. Per questo motivo i più vicini, gruppi, associazioni, movimenti sono stati coinvolti.
La Chiesa è il Corpo mistico di Cristo, vive della Eucarestia e della Parola, ed interviene concretamente nelle situazioni di bisogno, sia in quelle legate al culto, che al disagio economico, sociale e spirituale radicato nell’impoverimento sempre più crescente delle nostre comunità, come anche ai Sacerdoti che dedicano interamente la propria vita a Cristo e a coloro che Egli ama, una umanità sofferente e malata.
Da qui la necessità di far comprendere l’importanza di sostenere la Chiesa attraverso l’8xmille e le offerte ai 38.000 sacerdoti che operano portando conforto spirituale e aiuto materiale al prossimo. Il dott. Stefano Gasseri, ha affermato che “ le motivazioni che stanno alla base del sistema di sostegno economico alla Chiesa cattolica, non sono sufficientemente conosciute e le persone non sanno che cosa effettivamente essa, nel tempo, è stata in grado di realizzare:
numerosi interventi operati nei paesi del Terzo Mondo, senza contare quelli per la popolazione di Haiti e per i terremotati de l’Aquila.”. Questi sono solo alcuni esempi, ma è essenziale far capire che “la forza della carità risiede nell’unione di tanti piccoli contributi che fanno in modo che tutti possano avere qualcosa e la corresponsabilità individuale realizza ciò che il singolo non riuscirebbe a fare.”
La risposta degli intervenuti a questi problemi è stata ampiamente soddisfacente sia dal punto di vista numerico che di coinvolgimento personale e ci ha mostrato, che le persone, quando coinvolte e chiamate, sono sempre pronte e disponibili anche in misura superiore alle nostre attese.
Nel dibattito successivo, i partecipanti, analizzando la situazione hanno parlato di soluzioni concrete per la formazione e l’educazione alla corresponsabilità, alla partecipazione e alla solidarietà nell’ambito delle loro esperienze spirituali.
La celebrazione dell’Eucarestia e il pranzo hanno concluso il Convegno, che non vuole essere un punto di arrivo, ma l’occasione per nuove prospettive, cambiamenti di mentalità e nuovi stili di vita, alla sequela di Colui che non aveva dove posare il capo.
Pietro Attene
Referente regionale