Il grande sviluppo che l’apostolato del Mare Italiano ha avuto in questi ultimi cinque anni, aumentando le sue attività e strutturandosi in forme sempre più moderne ed efficaci, non poteva esimersi dal confronto con il futuro della marineria nel nostro paese.
L’occasione è giunta circa tre anni fa con la costituzione a Genova della nuova Accademia della Marina Mercantile Italiana, ente formativo voluto assai fortemente dalla quasi totalità dei soggetti del mondo marittimo.
Fin dal suo concepimento l’Accademia si era posta come obiettivo di formare gli ufficiali per la flotta italiana non solo sotto gli aspetti più prettamente professionali ma anche sotto il profilo etico e morale.
Quanto è importante che l’ufficiale di bordo sia un uomo completo ed equilibrato? Comandanti, direttori di macchina e primi ufficiali sono, in special modo sulle navi mercantili, l’autorità professionale, ma anche civile e morale, a loro è affidata la disciplina e l’applicazione dell’equità del lavoro e spesso, lontano dalla terra ferma, si ritrovano a confortare, dirigere ed “educare” i loro equipaggi.
Il comandante, o comunque l’ufficiale, rappresenta a bordo l’unica autorità di riferimento. Ma è necessario che questa autorità sia sempre più intrisa di autorevolezza.
In questa logica è nata nell’Accademia la materia dell’etica. L’etica oggi è una questione spinosa, in quanto non essendoci degli unici valori di riferimento, come un tempo per l’Europa erano quelli cristiani, la stessa può essere intesa in molti modi diversi e addirittura contrapposti.
L’Apostolato del Mare Italiano, interpellato dai soggetti facenti parte del progetto dell’Accademia, ha accettato questa sfida collaborando con la stessa, appunto, su questo terreno così difficile.
La scelta di riferirsi all’A.M.I. testimonia con quanta stima è vista oggi la nostra attività pastorale e di promozione dell’uomo da parte di Istituzioni Pubbliche, Armatori, Enti di formazione, Organizzazioni Sindacali ecc.
La collaborazione e l’intervento nostro si è realizzato in modi diversi. Il più importante è stato l’inserimento tra i docenti del nostro direttore Nazionale Don Giacomo Martino. La sua docenza, è volta a riaffermare principi, che pur essendo riconosciuti come denominatore comune tra tutti gli uomini, affondano la loro essenza nei valori cristiani, che volenti o nolenti continuano a permeare la nostra società. Don Giacomo, inoltre porta anche la testimonianza del suo essere un marittimo, (ricordiamo che don Giacomo, come il suo predecessore Mons. Stefanetti, è stato per diversi anni navigante come cappellano di bordo). Ultimo e non meno importate contributo è quello di trasmettere l’esperienza dei momenti, a volte anche tragici, di assistenza ai marittimi più sfortunati nelle vicende delle navi sequestrate.
Abbiamo così realizzato una forte presenza tra i giovani aspiranti ufficiali, che ci auguriamo portino in mezzo ai marittimi dei loro futuri equipaggi valori e scelte che vadano nel senso della promozione della gente di mare. Certo non è facile riportare questi ragazzi a determinate riflessioni, ragazzi che spesso sembrano interessati soprattutto al guadagno e alla carriera.
Lo sforzo è quello di far rientrare anche questi giusti obiettivi all’interno di un progetto uomo e lavoratore condivisibile da tutti gli uomini di buona volontà al di là delle differenze di razza o religione.
Ce la faremo? Il dialogo, la presenza costante, la coerenza sono le armi più efficaci per vincere questa sfida. Per adesso ci limitiamo a registrare la presenza di un uomo di Dio in questo progetto, oggi dove la formazione è vista solo in maniera rigorosamente laica. I primi segni che si riscontrano sono fatti di stima e simpatia per l’Apostolato del Mare e per i suoi uomini e donne anche da parte di soggetti apparentemente molto distanti da noi.
Continuiamo il cammino intrapreso per fare di questi giovani dei maturi uomini di mare ricchi anche di quella speranza, di cui il Santo Padre oggi ci parla così insistentemente, segno di bene e di sviluppo umano e morale in questo nostro mondo.
LE “STELLE MARIS” IN ITALIA
1. Savona-Vado
2. Genova
3. La Spezia
4. Livorno
5. Carrara
6. Ravenna
7. Venezia
8. Porto Nogaro
9. Monfalcone
10. Ancona
11. Grottammare
12. Civitavecchia
13. Torre del Greco
14. Bari
15. Taranto
16. Crotone
17. Gioia Tauro
18. Messina
19. Milazzo
20. Palermo
21. Augusta
22. Siracusa
23. Catania
24. Gela
25. Pozzallo
26. Lampedusa
27. Cagliari