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La speranza, anima del IV Convegno Ecclesiale (S. Ridolfi)


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 2/06


LA SPERANZA, ANIMA DEL IV CONVEGNO ECCLESIALE

 

di Silvano Ridolfi

 

Se il tema del prossimo Convegno Ecclesiale di Verona (16-20 ottobre 2006) è “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”, le migrazioni vi si sentono a loro agio perché la loro virtù fondamentale è proprio la speranza, la quale ha permesso e tutt’ora permette loro di superare immani difficoltà e di avere una ostinatezza spesso vincente.

E la mobilità umana su scala mondiale non è diminuita, ai nostri tempi, anzi essa è aumentata perché sono aumentate le cause che la motivano: guerra, carestia, iniqua distribuzione dei beni, oppressioni. Anche se le modalità sono diverse nei tempi e nei luoghi, sempre si tratta di coercizioni, di riduzione delle libertà individuali e collettive, di sfruttamento. E la reazione è pur sempre quel sussulto di coraggiosa volontà di sopravvivere prima e di vivere poi, che spinge ad un faticoso cammino di rimonta.

Senza voler trascurare, e tanto meno sottovalutare, il grande esodo verso le Americhe e, in parte verso l’Europa, già all’inizio della costituzione della Unità d’Italia, il nostro Paese ha conosciuto recentemente diverse forme di forzata e confusa mobilità umana: le migrazioni interne dal sud al nord Italia negli anni 40-50; le migrazioni estere verso l’Europa, Argentina, Australia, Canada negli anni 50-70 ed ora le immigrazioni del Terzo Mondo ad iniziare dagli anni ‘70. Sempre si è stati presi dalla sorpresa, sempre c’è stato un inseguimento del fenomeno, sempre c’è stata paura ed apprensione.

Eppure le migrazioni, che coinvolgono anche gruppi etnici come Rom e Sinti, e che sono state equiparate per il mutamento sociale alle invasioni barbariche, devono superare gli aspetti patologici per divenire, come di fatto sono, un fenomeno fisiologico della natura umana, del suo spirito di ricerca e per lo sviluppo delle società umane.

Infatti anche dove e quando esse si sono verificate sotto il segno della coazione hanno determinato una crescita del paese di insediamento. Alcuni segni se ne vedono.

E allora bisogna essere attenti ai segni che hanno determinato e connotato le migrazioni per mettere in atto quegli interventi validi a farne sprigionare le opportunità religiose e sociali.

E stato del resto giustamente osservato che alla mobilità della gente deve corrispondere la mobilità della pastorale (Paolo VI).

Questo numero della nostra rivista vuole fornire agli operatori pastorali, particolarmente a quanti parteciperanno al Convegno Ecclesiale di Verona, riflessioni e documentazione per un sano coinvolgimento della società ecclesiale italiana, e di riflesso di quella civile, nella dinamica delle migrazioni come giustizia da recuperare e ricchezza da sviluppare. A cominciare da una verifica se si sono mantenuti i propositi e gli impegni dei precedenti convegni ecclesiali. I quali rappresentano importanti pietre miliari nel cammino pastorale della Chiesa italiana.