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Cyberspace e dialogo   versione testuale

...Le nuove tecnologie hanno anche aperto la strada al dialogo tra persone di differenti paesi culture e religioni. La nuova arena digitale il cosiddetto cyberspace permette di incontrarsi e di conoscere i valori e le tradizioni degli altri. Simili incontri tuttavia per essere fecondi richiedono forme oneste e corrette di espressione insieme ad un ascolto attento e rispettoso. Il dialogo deve essere radicato in una ricerca sincera e reciproca della verità per realizzare la promozione dello sviluppo nella comprensione e nella tolleranza...

Le persone che utilizzano le nuove tecnologie, pur utilizzandole in modo autonomo e spesso solitario, si trovano in realtà sempre in contatto con altri, potenzialmente in tutto il mondo. Questo contatto avviene attraverso computer collegati tra loro e condividenti una struttura di "rete" che permette agli utenti di interagire. Tutto questo si chiama "cyberspazio".
Wikipedia lo definisce così:
Il cyberspazio o ciberspazio (in inglese cyberspace) è il dominio caratterizzato dall'uso dell'elettronica e dello spettro elettromagnetico per immagazzinare, modificare e scambiare informazioni attraverso le reti informatiche e le relative infrastrutture fisiche. È visto come la dimensione immateriale che mette in comunicazione i computer di tutto il mondo in un unico network che permette agli utenti di interagire tra loro. [1]Internet" in senso generale. Il termine trae origine dalla fantascienza cyberpunk, nella quale il cyberspazio comprende vari tipi di realtà virtuale condivise da utenti profondamente immersi in tali dimensioni, o da entità che sussistono all'interno dei sistemi informatici. È oggi comunemente utilizzato per riferirsi al "mondo di di Internet" in senso generale. 

Il cyberspazio non è semplicemente un insieme di computer o un gruppo di persone, ma un vero e proprio "mondo", un ambiente con le sue regole e le sue dinamiche, con i suoi luoghi ed i suoi abitanti. Un luogo che viene "abitato" e non solo "utilizzato": un qualcosa che non vine percepito primariamente come uno strumento per "fare delle cose", ma come un ambiente nel quale vivo, mi alimento e costruisco la mia esistenza in relazione con gli altri.

Ecco perchè il Papa pone l'attenzione sul rapporto che in questo luogo si stabilisce con gli altri; rapporto che si realizza nel dialogo, e che, realizzandolo, contribuisce a costruire la personalità e l'esistenza stessa degli utenti.
Il dialogo perciò esige di essere affrontato in modo onesto e corretto, in uno stile di ascolto attento e rispettoso. Un dialogo che non può spingersi verso derive relativiste, e che chiede di essere fondato sulla verità della nostra fede, aperta in prospettiva cristologica all'incontro rispettoso ed accogliente di ogni uomo.