(10 novembre 2015) - Non li soccorriamo per poi ospitarli in una discarica. Lo schiaffo è venuto da Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa e Linosa, per il perdurare della grave condizione igienico-sanitaria sullIsola a causa dellemergenza rifiuti.
Quello che non sono riusciti a ottenere in passato amministratori e associazioni umanitarie, la chiusura del Centro di accoglienza dei migranti di Lampedusa, potrebbe essere la situazione di grave disagio che vive Lampedusa a renderlo necessario. È stata lo stesso sindaco, Giusi Nicolini, a sollecitare un intervento immediato in una nota inviata al Dipartimento per le Libertà civili e lImmigrazione. La Nicolini, infatti, ha chiesto lintervento urgente del prefetto Mario Morcone per limmediato trasferimento dei 422 ospiti della struttura di Contrada Imbriacola e la chiusura fino alla risoluzione dellemergenza rifiuti.
Allinterno di quellesiguo perimetro - spiega Giusi Nicolini - risiede una popolazione attualmente superiore a quella di Linosa, e non posso consentire che queste persone convivano a così stretto contatto con quella quantità di rifiuti.
Larbitraria sospensione del servizio di igiene ambientale e dei servizi essenziali previsti a norma di legge - spiega una nota del Comune - ha causato laccumulo di rifiuti anche allinterno del Cpsa dellIsola. Al fine di scongiurare problemi per la salute dei lavoratori e degli ospiti del Centro di accoglienza, costretti in una contenuta area e per questo ancora più esposta a putride esalazioni.
Il sindaco ha inoltre presentato al prefetto la gravità del fatto che sia stata impedita lesecuzione dellordinanza per ripristinare minime condizioni di vivibilità per i cittadini.
Con quella ordinanza non si prevaricano né i diritti dei lavoratori né gli interessi legittimi delle aziende - precisa Nicolini - ma si tutelano diritti fondamentali dei cittadini in questo momento calpestati con atti di evidente ed illegale prevaricazione. I dipendenti del raggruppamento di imprese Iseda, Seap e Sap non hanno consentito lesecuzione dellordinanza impedendo laccesso ai mezzi per la raccolta dei rifiuti.
Spazzatura allinterno del Centro, ma anche per le strade: ancora una volta la sorte degli isolani sembra rispecchiarsi in quella dei migranti che a Lampedusa approdano, vittime del medesimo disagio e alle prese con gli stessi problemi ... come se si trovassero su uno stesso barcone. La limpida certezza che sarebbe possibile risolvere i problemi di decoro sia all‘interno della casa di accoglienza che nel resto dellIsola.
(Nino Arena - Migrantes Messina)