(11 luglio 2014) - Il 26 giugno lIstat ha certificato, tra laltro, il minimo storico delle nascite in Italia, un calo degli ingressi di immigrati, insieme al ritorno in patria di molti stranieri e il raddoppio degli italiani emigrati allestero. Se anche la provincia di Ragusa fa registrare il proprio minimo storico per le nascite (per la prima volta sotto i 3.000 nuovi nati), lanalisi demografica del territorio provinciale mostra una controtendenza per quanto riguarda gli ingressi di migranti. I cittadini non italiani residenti in Provincia al 31 dicembre 2013 sono 22.660, di cui 12.898 maschi e 9.762 femminee con un incremento del 20% rispetto allo stesso periodo del 2012. Nella provincia di Ragusa lincidenza di cittadini stranieri è la più alta della Sicilia: 7,1% contro il 3,2% della regione.
I Comuni più interessati da questa presenza sono quelli di Vittoria (5.598) e di Ragusa (3.892), ma nella provincia Iblea sono presenti anche i primi due comuni con la maggior incidenza regionale di popolazione straniera sulla popolazione totale residente: Acate, in cui i migranti rappresentano il 22,3% della popolazione e Santa Croce Camerina, in cui la percentuale arriva al 17,4%. Tra le peculiarità di questa popolazione spicca ancora il tasso di prolificità. Nel corso del 2013, infatti, le nascite di bambini da genitori stranieri hanno rappresentato il 13,2% di tutti i parti verificatisi in provincia, con punte del 40% ad Acate e del 33% a Santa Croce Camerina.
Il diretto riflesso di questa presenza giovane nella nostra provincia è visibile nel mondo della didattica. I 3.081 studenti di origine straniera iscritti presso le nostre scuole portano Ragusa ad una incidenza di alunni stranieri pari al 5,9%, ancora una volta il valore di gran lunga più alto nellisola. La loro percentuale è del 6,6% alla scuola dellinfanzia, del 7,7% alla scuola primaria e del 6,9% alla secondaria di primo grado. Solo la scuola secondaria di secondo grado fa registrare una percentuale inferiore al 4%. Per questo caso è comunque interessante notare come il 26% di alunni stranieri abbia scelto un liceo.
A tal proposito, don Francesco Vicino, direttore dellUfficio Migrantes di Ragusa, afferma: Questi ragazzi provengono da oltre 100 paesi, tra cui i maggiormente rappresentati sono la Tunisia, la Romania, lAlbania e la Cina. Fanno parte di quella seconda generazione che possiamo considerare come unavanguardia dei futuri cittadini italiani, che però devono ancora combattere per i diritti loro negati a causa della mancanza della cittadinanza italiana e per la mancata introduzione nel panorama culturale italiano della nozione di identità come incontro tra più culture. È una presenza che non ha le cicatrici dei perseguitati politici, né la fronte imperlata del sudore di chi si schianta la schiena nelle serre. È un volto che chiede inclusione e la richiede in tempi rapidi. (Vincenzo La Monica - Migrantes Ragusa)