(6 ottobre 2011) - Iniziativa organizzata a Londra dalle Acli e finanziata dall‘Unione Europea, su "Lavoro, partecipazione, democrazia"; soggetti, diritti, economia civile.
È da qualche anno che il lavoro - in Europa, nel cuore dellOccidente - è tornato al centro di un dibattito sempre più preoccupato e allarmato. La discussione europea sul lavoro dignitoso ha guardato, fino ad un decennio fa, fuori dei propri confini, verso oriente e verso i tanti sud del mondo. Oggi, fenomeni che non è più sperabile considerare recessivi o contingenti, hanno riportato quella discussione nel cuore del vecchio continente, non solo per lallargamento ad Est dellUnione e non solo confinandola in alcuni (pochi) Paesi. La questione centrale è che il lavoro sempre meno garantisce accesso alla cittadinanza e sempre meno costituisce strumento di emancipazione, apprendimento, libertà e democrazia.
La stretta solidarietà tra lavoro e partecipazione sociale - soprattutto se letta con gli occhi dei giovanie delle donne - sembra essersi spezzata, minacciando gravemente quella stabilità e quel benessere sociali alla base di ogni programma di sviluppo. I giovani e le donne sembrano essere sempre più lontani da quellobiettivo della buona occupazione che la società della conoscenza - secondo la strategia di Lisbona - avrebbe dovuto garantire loro. E daltra parte, la rappresentanza del lavoro, così come labbiamo conosciuta in Europa nel ‘900, sembra non essere più in grado di dare risposte adeguate.