Una nota della Migrantes sull‘incendio nel Centro immigrati di Lampedusa
(21 settembre 2011) - Lincendio scoppiato nel Centro Identificazione ed Espulsione (CIE) di Lampedusa e le reazioni sullisola rischiano di innescare uno scontro tra persone a danno di tutti. E quanto affermato mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes dopo gli episodi di ieri nellisola siciliana. In questo momento, secondo mons. Perego, lazione comune di istituzioni e società civile dovrebbe concentrarsi in due direzioni. Da una parte rafforzare ogni forma di tutela nei Centri, evitando condizioni di vita, tempi lunghi che generano esasperazione. Dallaltra evitare violenze e ogni forma di conflittualità che porta a un indebolimento della tutela dei diritti sia dei cittadini che delle persone che arrivano sullisola. Per il direttore della Migrantes, Lampedusa deve continuare ad essere, come hanno sottolineato anche i vescovi della Commissione Episcopale per le Migrazioni (nella nota di oggi, ndr), lisola che lItalia, lEuropa e il mondo hanno ammirato non solo per la straordinaria bellezza naturale, ma anche per le forme originali di solidarietà che gli abitanti hanno costruito in questi mesi in cui nellisola sono arrivate più di 50.000 delle 60.000 persone sbarcate in Italia, provenienti dal Nord Africa, dalla Libia, ma anche dal Corno dAfrica, dallAfghanistan dallIran e dalla Palestina.