La Chiesa nella sua storia ha sempre testimoniato la vicinanza a chi soffre. In maniera particolare la cura pastorale e le numerose istituzioni di accoglienza, assistenza e ricovero per gli ammalati, nascono dal mandato di Gesù ai suoi discepoli Predicate il Vangelo e curate i malati. Questo servizio, sempre avvertito dalla Chiesa nel corso dei secoli come elemento fondamentale della sua missione, è espressione specifica della sua identità e manifesta la tenerezza di Dio verso lumanità sofferente. Ancor di più oggi, limpegno per la nuova evangelizzazione non puņ trascurare il dovere di una più puntuale attenzione al mondo della salute e della malattia, sulla stregua delle profonde innovazioni culturali e strutturali che esso ha subito negli ultimi decenni.
Si tratta di individuare quale tipo di sollecitudine deve avere la comunità cristiana verso i malati, e il ruolo che questi ultimi rivestono in essa. Č vero che sempre cè stata nella Chiesa la premura amorevole per i sofferenti; oggi occorre renderla più viva, partecipe ed attuale. Daltro canto, lesortazione apostolica Christifideles Laici, descrivendo lazione pastorale verso i sofferenti, preziosissima eredità ricevuta da Cristo, afferma che essa va sempre più valorizzata e arricchita attraverso una ripresa ed un rilancio decisivo di unazione pastorale per e con i malati e i sofferenti (n. 54). Si apre così la prospettiva duna ministerialità del malato nei confronti degli altri ammalati. Il sofferente è parte viva e vitale della comunità ecclesiale, è artefice e costruttore prezioso del Regno di Dio nella storia. Ne deriva che la pastorale non puņ più essere impostata esclusivamente per i malati, ma anche con i malati. E quindi deve essere una pastorale di ampia corresponsabilità e coinvolgimento.
Come Chiesa siamo chiamati a scoprire e servire Cristo nei mille volti dolenti della nostra società. Non si tratta solo di curare le emergenze e di intervenire nei casi più drammatici. Bisogna anche analizzare le cause strutturali che provocano dolore, povertà e disagio e saper progettare interventi adeguati che mirino a rimuoverle, promuovendo sinergie e collaborazione con tutti coloro che sono sinceramente interessati al bene delluomo.