Dichiarazione in merito del Presidente CNE (Consulta Nazionale Emigrazione), Luigi Papais
(26 maggio 2011) - Per allargare la base democratica è sempre necessaria la più ampia partecipazione e il rispetto del principio di sussidiarietà. Le Associazioni d‘emigrazione sono gli organismi più vicini agli emigranti e sono perciò il corpo intermedio tra essi e lo Stato.
La bozza Tofani approvata oggi dalla sola maggioranza in Senato si pone sul versante opposto, perché penalizza il rapporto tra rappresentanti e rappresentati. Si esprime così il Presidente della Consulta Nazionale dellEmigrazione, Luigi Papais, in merito al mancato accoglimento da parte del Governo e dalla maggioranza che lo sostiene delle proposte modificative a tale bozza di provvedimento formulate in più riprese dalla CNE e dal Consiglio Generale degli Italiani all‘Estero. La riduzione numerica dei COMITES e leliminazione dal CGIE dei rappresentanti dellassociazionismo centrale, rende meno rappresentativi questi organismi, penalizzando ingiustamente il mondo associativo. Le Associazioni centrali aderenti alla CNE non sono contrarie alla presenza di una rappresentanza delle Regioni nel CGIE, ma sono convinte che questa riforma che le esclude trasformerà questi organismi in strumenti meno qualificati degli attuali, per quanto andassero parzialmente modificati. Non è pensabile che organismi ridotti di numero perché accentrati mantengano la rappresentanza più ampia dei territori dove vivono gli italiani nel mondo, mentre il venir meno in varie realtà territoriale di questi organismi, impoverirà una rete di rapporti che fino ad ora ha ben rappresentato limmagine dellItalia nel mondo. Confidiamo che prima del voto alla Camera dei Deputati ci sia un ripensamento da parte della maggioranza, che tenga conto delle richieste del mondo associativo dellemigrazione, al fine di trovare una soluzione ancorché modificativa in parte della normativa attualmente vigente, sia pero‘ rispettosa anche delle esigenze dellassociazionismo. Richieste che, alla fine sono quelle degli emigranti, poiché da nessuna parte il rapporto tra la Patria di partenza e quella di arrivo è stato mantenuto se non attraverso lazione di rappresentanza e di collegamento svolta quotidianamente dalle Associazioni. Sostenere in astratto che le Associazioni troveranno rappresentanza attraverso le persone che faranno parte dapprima dei COMITES e poi del CGIE, senza pensare che le associazioni centrali rappresentano il motore propulsivo dei loro sodalizi operanti all‘estero, significa indebolire un lavoro di squadra che può invece definirsi efficace solo attraverso la giusta rappresentanza degli uni e degli altri. Anche l‘introduzione del sistema elettorale maggioritario per la loro elezione rappresenta una scorciatoia per far vincere comunque una compagine rispetto all‘altra, ma non garantisce la loro funzionalità, se si considera come l‘esperienza maggioritaria in vigore per il nostro Parlamento permette la formazione di una maggioranza il più delle volte surrettizia che, dopo vinte le elezioni, non riesce poi a governare.
Roma, 25 maggio 2011
Luigi Papais Presidente Consulta Nazionale Emigrazione (CNE)