Liturgia delle ore - Anno B (2017-2018) | |||
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V. O Dio, vieni a salvarmi R. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. INNO O Spirito Paraclito, uno col Padre e il Figlio, discendi a noi benigno nell'intimo dei cuori. Voce e mente si accordino nel ritmo della lode, il tuo fuoco ci unisca in un'anima sola. O luce di sapienza, rivelaci il mistero del Dio trino e unico, fonte di eterno Amore. Amen. Ant. Ecco i giorni della penitenza, tempo di perdono e di salvezza. SALMO 118, 137-144 XVIII (Sade) Tu sei giusto, Signore, * e retto nei tuoi giudizi. Con giustizia hai ordinato le tue leggi * e con fedeltà incomparabile. Mi divora lo zelo della tua casa, * perché i miei nemici dimenticano le tue parole. Purissima è la tua parola, * il tuo servo la predilige. Io sono piccolo e disprezzato, * ma non trascuro i tuoi precetti. La tua giustizia è giustizia eterna * e verità è la tua legge. Angoscia e affanno mi hanno colto, * ma i tuoi comandi sono la mia gioia. Giusti sono i tuoi insegnamenti per sempre, * fammi comprendere e avrò la vita. SALMO 87 Preghiera di un uomo gravemente malato Questa è la vostra ora, è l’impero delle tenebre (Lc 22, 53). I (2-8) Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte. Giunga fino a te la mia preghiera, * tendi l’orecchio al mio lamento. Io sono colmo di sventure, * la mia vita è vicina alla tomba. Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, * sono come un uomo ormai privo di forza. È tra i morti il mio giaciglio, * sono come gli uccisi stesi nel sepolcro, dei quali tu non conservi il ricordo * e che la tua mano ha abbandonato. Mi hai gettato nella fossa profonda, * nelle tenebre e nell’ombra di morte. Pesa su di me il tuo sdegno * e con tutti i tuoi flutti mi sommergi. II (9-19) Hai allontanato da me i miei compagni, * mi hai reso per loro un orrore. Sono prigioniero senza scampo; * si consumano i miei occhi nel patire. Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani. Compi forse prodigi per i morti? * O sorgono le ombre a darti lode? Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, * la tua fedeltà negli inferi? Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, * la tua giustizia nel paese dell’oblio? Ma io a te, Signore, grido aiuto, * e al mattino giunge a te la mia preghiera. Perché, Signore, mi respingi, * perché mi nascondi il tuo volto? Sono infelice e morente dall’infanzia, * sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori. Sopra di me è passata la tua ira, * i tuoi spaventi mi hanno annientato, mi circondano come acqua tutto il giorno, * tutti insieme mi avvolgono. Hai allontanato da me amici e conoscenti, * mi sono compagne solo le tenebre. Ant. Ecco i giorni della penitenza, tempo di perdono e di salvezza. LETTURA BREVE Gl 2, 17 Tra il vestibolo e l’altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: «Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al vituperio e alla derisione delle genti». V. Un cuore puro crea in me, o Signore, R. rinnova in me uno spirito saldo. ORAZIONE Questo tempo di penitenza e di preghiera disponga, Signore, i tuoi fedeli a vivere degnamente il mistero pasquale e a recare ai fratelli il lieto annunzio della tua salvezza. Per Cristo nostro Signore. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio. |
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 08-OTT-17
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