Liturgia delle ore - Anno B (2017-2018)
Ufficio delle letture




V. O Dio, vieni a salvarmi

R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

INNO
Fiorì il germoglio di Iesse,
l’albero della vita
ha donato il suo frutto.
Maria, figlia di Sion,
feconda e sempre vergine,
partorisce il Signore.
​Nell’ombra del presepe
giace povero ed umile
il creatore del mondo.
​Il Dio che dal Sinai
promulgò i suoi decreti,
obbedisce alla legge.
Sorge una nuova luce
nella notte del mondo:
adoriamo il Signore!
​A te sia gloria, Cristo,
con il Padre e lo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.


1 ant. La tua parola, Signore,       
          è scudo per chi si rifugia in te.

SALMO 17, 31-51    Ringraziamento a Dio salvatore

Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?
(Rm 8, 31).

IV    (31-35)
La via di Dio è diritta, †
   la parola del Signore è provata al fuoco; *
   egli è scudo per chi in lui si rifugia.
Infatti, chi è Dio, se non il Signore? *
   O chi è rupe, se non il nostro Dio?
Il Dio che mi ha cinto di vigore *
   e ha reso integro il mio cammino;
mi ha dato agilità come di cerve, *
   sulle alture mi ha fatto stare saldo;
ha addestrato le mie mani alla battaglia, *
   le mie braccia a tender l’arco di bronzo.


1 ant. La tua parola, Signore,       
          è scudo per chi si rifugia in te.


2 ant. La tua destra mi sostiene, o Signore.

V    (36-46)
Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, †
   la tua destra mi ha sostenuto, *
   la tua bontà mi ha fatto crescere.
Hai spianato la via ai miei passi, *
   i miei piedi non hanno vacillato.
Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, *
   non sono tornato senza averli annientati.
Li ho colpiti e non si sono rialzati, *
   sono caduti sotto i miei piedi.
Tu mi hai cinto di forza per la guerra, *
   hai piegato sotto di me gli avversari.
Dei nemici mi hai mostrato le spalle, *
   hai disperso quanti mi odiavano.
Hanno gridato e nessuno li ha salvati, *
   al Signore, ma non ha risposto.
Come polvere al vento li ho dispersi, *
   calpestati come fango delle strade.
Mi hai scampato dal popolo in rivolta, *
   mi hai posto a capo delle nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito; *
   all’udirmi, subito mi obbedivano, stranieri cercavano il mio favore, †
   impallidivano uomini stranieri *
   e uscivano tremanti dai loro nascondigli.


2 ant. La tua destra mi sostiene, o Signore.


3 ant. Viva il Signore:
          benedetto il Dio della mia salvezza.

VI    (47-51)
Viva il Signore e benedetta la mia rupe, *
   sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Dio, tu mi accordi la rivincita †
   e sottometti i popoli al mio giogo, *
   mi scampi dai nemici furenti,
dei miei avversari mi fai trionfare *
   e mi liberi dall’uomo violento.
Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli *
   e canterò inni di gioia al tuo nome.
Egli concede al suo re grandi vittorie, †
   si mostra fedele al suo consacrato, *
   a Davide e alla sua discendenza per sempre.


3 ant. Viva il Signore:
          benedetto il Dio della mia salvezza.


V. Nel Verbo di Dio è la vita,

R. e la vita è la luce degli uomini.

PRIMA LETTURA
Dalla lettera ai Colossesi di san Paolo, apostolo
3, 17 – 4, 1

La vita della famiglia cristiana
   Fratelli, tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
   Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. Voi, mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con esse. Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. Voi, servi, siate docili in tutto con i vostri padroni terreni; non servendo solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore. Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che, quale ricompensa, riceverete dal Signore l’eredità. Servite a Cristo Signore. Chi commette ingiustizia infatti subirà le conseguenze del torto commesso, e non v’è parzialità per nessuno. Voi, padroni, date ai vostri servi ciò che è giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un padrone in cielo.
 

RESPONSORIO                                        Col 3, 17

R. Tutto quello che fate in parole e in opere,
* tutto
si compia nel nome di Gesù nostro Signore.

V. Rendete grazie per mezzo di lui a Dio Padre:

R. tutto si compia nel nome di Gesù nostro Signore.

SECONDA LETTURA

Dai «500 Capitoli» di san Massimo il Confessore, abate

​(Centuria 1, 8-13; PG 90, 1182-1186)

​Mistero sempre nuovo
   Il Verbo di Dio fu generato secondo la carne una volta per tutte. Ora, per la sua benignità verso l’uomo, desidera ardentemente di nascere secondo lo spirito in coloro che lo vogliono e diviene bambino che cresce con il crescere delle loro virtù. Si manifesta in quella misura di cui sa che è capace chi lo riceve. Non restringe la visuale immensa della sua grandezza per invidia e gelosia, ma saggia, quasi misurandola, la capacità di coloro che desiderano vederlo. Così il Verbo di Dio, pur manifestandosi nella misura di coloro che ne sono partecipi, rimane tuttavia sempre imperscrutabile a tutti, data l’elevatezza del mistero. Per questa ragione l’Apostolo di Dio, considerando con sapienza la portata del mistero, dice: «Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!» (Eb 13, 8), intendendo dire in tal modo che il mistero è sempre nuovo e non invecchia mai per la comprensione di nessuna mente umana.
   Cristo Dio nasce e si fa uomo, prendendo un corpo dotato di un’anima intelligente, lui, che aveva concesso alle cose di uscire dal nulla. Dall’oriente una stella che brilla in pieno giorno guida i magi verso il luogo dove il Verbo ha preso carne, per dimostrare misticamente che il Verbo, contenuto nella legge e nei profeti, supera ogni conoscenza dei sensi e conduce le genti alla suprema luce della conoscenza.
   Infatti la parola della legge e dei profeti, a guisa di stella, rettamente intesa, conduce a riconoscere il Verbo incarnato coloro che in virtù della grazia sono stati chiamati secondo il beneplacito divino.
   Dio si fa perfetto uomo, non cambiando nulla di quanto è proprio della natura umana, tolto, si intende, il peccato, che del resto non le appartiene. Si fa uomo per provocare il dragone infernale avido e impaziente di divorare la sua preda, cioè l’umanità del Cristo. Cristo, in effetti, gli dà in pasto la sua carne. Quella carne però doveva tramutarsi per il diavolo in veleno. La carne abbatteva totalmente il mostro con la potenza della divinità che in essa si celava. Per la natura umana, invece, sarebbe stata il rimedio, perché l’avrebbe riportata alla grazia originale con la forza della divinità in essa presente.
   Come infatti il dragone, avendo istillato il suo veleno nell’albero della scienza, aveva rovinato il genere umano, facendoglielo gustare, così il medesimo, presumendo divorare la carne del Signore, fu rovinato e spodestato per la potenza della divinità che era in essa.
   Ma il grande mistero dell’incarnazione divina rimane pur sempre un mistero. In effetti come può il Verbo, che con la sua persona è essenzialmente nella carne, essere al tempo stesso come persona ed essenzialmente tutto nel Padre? Così come può lo stesso Verbo, totalmente Dio per natura, diventare totalmente uomo per natura? E questo senza abdicare per niente né alla natura divina, per cui è Dio, né alla nostra, per cui è divenuto uomo?
   Soltanto la fede arriva a questi misteri, essa che è la sostanza e la base di quelle cose che superano ogni comprensione della mente umana.
 

RESPONSORIO                                       Gv 1, 14. 1

R. Il Verbo si è fatto carne, e venne ad abitare in
mezzo a noi:
* abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria dell’unico Figlio del Padre, pieno di verità e di
grazia.

V. In principio era il Verbo, e il Verbo era presso
Dio, e il Verbo era Dio:

R. abbiamo contemplato la sua gloria, gloria
dell’unico Figlio del Padre, pieno di verità e di grazia.

ORAZIONE
   Dio onnipotente, il Salvatore che tu hai mandato, luce nuova all’orizzonte del mondo, sorga ancora e rinnovi tutta la nostra vita. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

       Benediciamo il Signore.

       R. Rendiamo grazie a Dio.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 02-GEN-18
 

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