Liturgia delle ore - Anno A (2016-2017) | |||
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V. O Dio, vieni a salvarmi R. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. A questo punto, è bene sostare alquanto in silenzio per l'esame di coscienza. INNO Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode. Sia onore al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, al Dio trino ed unico nei secoli sia gloria. Amen. Oppure: Gesù, luce da luce, sole senza tramonto, tu rischiari le tenebre nella notte del mondo. In te, santo Signore, noi cerchiamo il riposo dall'umana fatica, al termine del giorno. Se i nostri occhi si chiudono, veglia in te il nostro cuore; la tua mano protegga coloro che in te sperano. Difendi, o Salvatore, dalle insidie del male i figli che hai redenti col tuo sangue prezioso. A te sia gloria, o Cristo, nato da Maria vergine, al Padre e allo Spirito nei secoli dei secoli. Amen. Ant. Giorno e notte grido a te, o Signore. SALMO 87 Preghiera di un uomo gravemente malato Questa è la vostra ora, è l’impero delle tenebre (Lc 22, 53). Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte. Giunga fino a te la mia preghiera, * tendi l’orecchio al mio lamento. Io sono colmo di sventure, * la mia vita è vicino alla tomba. Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, * sono come un uomo ormai privo di forza. È tra i morti il mio giaciglio, * sono come gli uccisi stesi nel sepolcro, dei quali tu non conservi il ricordo * e che la tua mano ha abbandonato. Mi hai gettato nella fossa profonda, * nelle tenebre e nell’ombra di morte. Pesa su di me il tuo sdegno * e con tutti i tuoi flutti mi sommergi. Hai allontanato da me i miei compagni, * mi hai reso per loro un orrore. Sono prigioniero senza scampo; * si consumano i miei occhi nel patire. Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani. Compi forse prodigi per i morti? * O sorgono le ombre a darti lode? Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, * la tua fedeltà negli inferi? Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, * la tua giustizia nel paese dell’oblio? Ma io a te, Signore, grido aiuto, * e al mattino giunge a te la mia preghiera. Perché, Signore, mi respingi, * perché mi nascondi il tuo volto? Sono infelice e morente dall’infanzia, * sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori. Sopra di me è passata la tua ira, * i tuoi spaventi mi hanno annientato, mi circondano come acqua tutto il giorno, * tutti insieme mi avvolgono. Hai allontanato da me amici e conoscenti * mi sono compagne solo le tenebre. Ant. Giorno e notte grido a te, o Signore. LETTURA BREVE Ger 14, 9 Tu sei in mezzo a noi, Signore, e noi siamo chiamati con il tuo nome: non abbandonarci, Signore Dio nostro. RESPONSORIO BREVE R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. V. Dio di verità, tu mi hai redento: nelle tue mani affido il mio spirito. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. Ant. Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace. CANTICO DI SIMEONE Lc 2, 29-32 Cristo, luce delle genti e gloria di Israele Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, * preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti * e gloria del tuo popolo Israele. Ant. Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace. ORAZIONE Donaci, o Padre, di unirci nella fede alla morte e sepoltura del tuo Figlio per risorgere con lui alla vita nuova. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo. R. Amen. Si conclude con un’antifona della Beata Vergine Maria. O santa Madre del Redentore, porta dei cieli, stella del mare, soccorri il tuo popolo che anela a risorgere. Tu che, accogliendo il saluto dell’angelo, nello stupore di tutto il creato, hai generato il tuo Creatore, madre sempre vergine, pietà di noi peccatori. Oppure: Alma Redemptóris Mater, quæ pérvia cæli porta manes, et stella maris, succúrre cadénti, súrgere qui curat, pópulo: tu quæ genuísti, natúra miránte, tuum sanctum Genitórem, Virgo prius ac postérius, Gabriélis ab ore sumens illud Ave, peccatórum miserére. |
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 01-DIC-17
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