Questi è il figlio mio, l’amato: ascoltatelo - Ufficio liturgico nazionale
19 marzo
III domenica di Quaresima

R. Attingete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza; in quel giorno direte: *
Lodate il Signore, invocate il suo nome.
V. L‘acqua che io vi darò diventerà in voi sorgente che zampilla per la vita eterna.
R. Lodate il Signore, invocate il suo nome.  

Dalla terza domenica di Quaresima la Liturgia della Parola è strettamente connessa all’Iniziazione cristiana.
Le pericopi evangeliche proposte (samaritana, guarigione del cieco nato, risurrezione di Lazzaro), anticamente collegate con gli scrutini, prefigurano le realtà battesimali, evocando il mistero dell’acqua, della luce e della risurrezione.
 
In questa domenica si possono celebrare gli scrutini preparatori al Battesimo degli adulti. È possibile utilizzare le orazioni rituali e il ricordo proprio nella Preghiera eucaristica (MR, pp. 709-711).
 
È bene continuare a curare i diversi linguaggi della celebrazione, verbali e non verbali, mantenendo le scelte di sobrietà ed essenzialità precedentemente fatte.
 

Celebrazione eucaristica

Monizione iniziale
La liturgia odierna, attraverso il dialogo tra Gesù e la donna samaritana, ci invita a fare memoria del nostro battesimo. Con il sacramento del Battesimo, l‘uomo, creato a immagine di Dio, è lavato dalla macchia del peccato, e dall‘acqua e dallo Spirito Santo rinasce come nuova creatura (cfr. Rito dell’Iniziazione cristiana degli adulti, Benedizione dell’acqua, p. 129).
Accogliamo il celebrante con il canto.


Atto penitenziale
Per l’atto penitenziale si suggerisce l’adozione della terza formula proposta dal Messale Romano, Tempo di Quaresima, n. 2 (MR, p. 299).
 
Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre.
Apriamo il nostro spirito al pentimento,
per essere meno indegni
di accostarci alla mensa del Signore.
 
Signore,
che nell’acqua e nello Spirito
ci hai rigenerato a tua immagine,
abbi pietà di noi.
 
R. Signore, pietà.
 
Cristo, che mandi il tuo Spirito
a creare in noi un cuore nuovo,
abbi pietà di noi.
 
R. Signore, pietà.
 
Signore, che ci fai partecipi
del tuo corpo e del tuo sangue,
abbi pietà di noi.
 
R. Signore, pietà.
 
Dio onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati
e ci conduca alla vita eterna.
 
Amen.
 
Colletta
Se lo si ritiene opportuno, per il bene spirituale dell’assemblea, è possibile utilizzare la colletta alternativa ispirata al Vangelo della III Domenica di Quaresima anno A (Gv 4,5-42).
 
O Dio, sorgente della vita,
tu offri all’umanità riarsa dalla sete
l’acqua viva della tua grazia
che scaturisce dalla roccia, Cristo salvatore;
concedi al tuo popolo il dono dello Spirito,
perché sappia professare con forza la sua fede,
e annunzi con gioia le meraviglie del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
(MR, p. 970)
 
 
Professione di fede
Per tutto il Tempo di Quaresima, come proposto per le domeniche precedenti, è bene utilizzare il simbolo detto “degli Apostoli” (MR, p. 306)[1]. “Esso richiama la professione di fede fatta nella celebrazione del Battesimo e si inserisce opportunamente nel Tempo di Quaresima e di Pasqua, nel contesto catecumenale e mistagogico dell’iniziazione cristiana” (Cei, Messale Romano. Precisazioni, 2).
 

Preghiera universale
Come nelle domeniche precedenti, a ogni intercessione l’assemblea potrebbe pregare per qualche istante in silenzio[2] o rispondere con l’invocazione “Kyrie, eleison” (o Signore, pietà).
 
Fratelli, l’avvicinarsi della Pasqua
ci sollecita a intensificare il nostro impegno di conversione e di servizio fraterno;
imploriamo Dio, perché renda efficaci in noi
i segni della sua misericordia.
(Si omette l’invito: Preghiamo)
 
Per la Chiesa pellegrina del mondo, perché attraverso la preghiera, la penitenza e la testimonianza di carità si renda sempre più simile al suo Signore e lo segua nella via dell‘esodo pasquale.
[Silenzio]
 
Per quanti si trovano in situazione di peccato o sentono il fallimento della loro vita, perché non disperino della misericordia di Dio e dell‘accoglienza della Chiesa.
[Silenzio]
 
Per i catecumeni che saranno battezzati nella prossima notte pasquale, perché conoscano Cristo,
che è venuto a salvare ciò che era perduto.
[Silenzio]
 
Per coloro che sono nel dubbio e nell‘errore, perché ritrovino la via della verità confortati dalla nostra sensibilità e sollecitudine.
[Silenzio]
 
Per le vittime della violenza e della guerra, perché le lacrime e il sangue non siano sparsi invano, ma affrettino un‘era di fraternità e di pace.
[Silenzio]
 
Perché ciascuno di noi, attento alla realtà che lo circonda, si faccia carico della sofferenza del fratello che incontra.
[Silenzio]
 
O Padre, che ci hai aperto in Cristo
la sorgente di acqua viva che rigenera il mondo,
irriga tutti i nostri deserti e fa’ che l’umanità intera
possa estinguere la sua sete di verità e di giustizia.
Per Cristo nostro Signore.
 

Presentazione dei doni
Se lo si ritiene opportuno, i riti della presentazione dei doni possono essere svolti in silenzio.
Oltre il pane e il vino si portino i frutti del digiuno quaresimale a favore dei più bisognosi della comunità.

 
Benedizione finale
Per la Benedizione finale, si suggerisce di adottare la Preghiera di benedizione sul popolo n. 22 (MR, p. 449), in virtù del riferimento alla potenza rinnovatrice del Signore.
 
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
 
Rinnova i tuoi fedeli, Signore,
perché, trasformati dall’azione del tuo Spirito,
vincano le suggestioni del male
e gustino la soavità del tuo amore.
Amen.
 
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
Amen.
 
 
 
[1] Così suggerisce la rubrica: “Ad utilità dei fedeli, in luogo del simbolo niceno-costantinopolitano, la professione di fede si può fare, specialmente nel Tempo di Quaresima e nel Tempo di Pasqua, con il seguente simbolo detto «degli Apostoli»”, MR, p. 306.
[2] “[…] Il popolo invece, stando in piedi, esprime la sua supplica con una invocazione comune dopo la formulazione di ogni singola intenzione, oppure pregando in silenzio”: OGMR, 71.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 21-FEB-17
 

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