Liturgia delle ore - Anno C (2015-2016)
Ufficio delle letture




V. O Dio, vieni a salvarmi

R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

INNO
La carità divina
congiunge santa Teresa di Gesù
all’eterno convito
nel regno dei beati.

La fiamma dello Spirito
ha impresso nel suo cuore
il sigillo indelebile
dell’amore di Dio.

O sorella dei poveri,
intercedi per noi;
sostieni i nostri passi
nella via della pace.

Tu guidaci alla vetta
della santa montagna,
dove i miti possiedono
il regno del Signore.

Sia lode al Padre e al Figlio,
sia onore al Santo Spirito,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.


1 ant. Il Signore cònvoca cielo e terra
          per giudicare il suo popolo.

SALMO 49    Il culto gradito a Dio
 
Cristo non abolì il culto antico, ma lo portò alla sua
perfezione; disse infatti: Non sono venuto per abolire,
ma per dare compimento
(cfr. Mt 5, 17).
 
I    (1-6)
Parla il Signore, Dio degli dèi, *
    cònvoca la terra da oriente a occidente.
Da Sion, splendore di bellezza, *
    Dio rifulge.
Viene il nostro Dio e non sta in silenzio; †
    davanti a lui un fuoco divorante, *
    intorno a lui si scatena la tempesta.
Cònvoca il cielo dall’alto *
    e la terra al giudizio del suo popolo:
«Davanti a me riunite i miei fedeli, *
    che hanno sancito con me l’alleanza
      offrendo un sacrificio».
Il cielo annunzi la sua giustizia: *
    Dio è il giudice.


1 ant. Il Signore cònvoca cielo e terra
          per giudicare il suo popolo.


2 ant. Grida a me nel giorno della prova:
          verrò a liberarti.

II   (7-15)
​«Ascolta, popolo mio, voglio parlare, †
   testimonierò contro di te, Israele: *
   Io sono Dio, il tuo Dio.
​Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici; *
   i tuoi olocausti mi stanno sempre dinanzi.
Non prenderò giovenchi dalla tua casa, *
   né capri dai tuoi recinti.
Sono mie tutte le bestie della foresta, *
   animali a migliaia sui monti.
Conosco tutti gli uccelli del cielo, *
   è mio ciò che si muove nella campagna.
​Se avessi fame, a te non lo direi: *
   mio è il mondo e quanto contiene.
Mangerò forse la carne dei tori, *
   berrò forse il sangue dei capri?
​Offri a Dio un sacrificio di lode *
   e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno della sventura: *
   ti salverò e tu mi darai gloria».


2 ant. Grida a me nel giorno della prova:
          verrò a liberarti.


3 ant. Chi offre il sacrificio della lode,
          questi mi onora.

III   (16-23)
​All’empio dice Dio: †
   «Perché vai ripetendo i miei decreti *
   e hai sempre in bocca la mia alleanza,
​tu che detesti la disciplina *
   e le mie parole te le getti alle spalle?
Se vedi un ladro, corri con lui; *
   e degli adùlteri ti fai compagno.
Abbandoni la tua bocca al male *
   e la tua lingua ordisce inganni.
Ti siedi, parli contro il tuo fratello, *
   getti fango contro il figlio di tua madre.
​Hai fatto questo e dovrei tacere? †
   Forse credevi ch’io fossi come te! *
   Ti rimprovero: ti pongo innanzi i tuoi peccati».
​Capite questo voi che dimenticate Dio, *
   perché non mi adiri e nessuno vi salvi.
​Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora, †
   a chi cammina per la retta via *
   mostrerò la salvezza di Dio.


3 ant. Chi offre il sacrificio della lode,
          questi mi onora.


V. Preghiamo e domandiamo in ogni tempo

R. la piena conoscenza della volontà di Dio.

PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Malachia
3, 1-24  


Il giorno del Signore 
   Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate; l’angelo dell’alleanza,che voi sospirate, ecco viene, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’oblazione secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani. Io mi accosterò a voi per il giudizio e sarò un testimone pronto contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro gli spergiuri, contro chi froda il salario all’operaio, contro gli oppressori della vedova e dell’orfano e contro chi fa torto al forestiero. Costoro non mi temono, dice il Signore degli eserciti.
Io sono il Signore, non cambio;
voi, figli di Giacobbe, non siete ancora al termine.
Fin dai tempi dei vostri padri
vi siete allontanati dai miei precetti,
non li avete osservati.
Ritornate a me e io tornerò a voi,
dice il Signore degli eserciti.
Ma voi dite:
«Come dobbiamo tornare?».
Può un uomo frodare Dio?
Eppure voi mi frodate
e andate dicendo:
«Come ti abbiamo frodato?».
Nelle decime e nelle primizie.
Siete già stati colpiti dalla maledizione
e andate ancora frodandomi,
voi, la nazione tutta!
Portate le decime intere nel tesoro del tempio,
perché ci sia cibo nella mia casa;
poi mettetemi pure alla prova in questo,
– dice il Signore degli eserciti –
se io non vi aprirò le cateratte del cielo
e non riverserò su di voi benedizioni sovrabbondanti.
Terrò indietro gli insetti divoratori
perché non vi distruggano i frutti della terra
e la vite non sia sterile nel campo,
dice il Signore degli eserciti.
Felici vi diranno tutte le genti,
perché sarete una terra di delizie,
dice il Signore degli eserciti.
Duri sono i vostri discorsi contro di me – dice il Signore – e voi andate dicendo: «Che abbiamo contro di te?». Avete affermato: «È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall’aver osservato i suoi comandamenti o dall’aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti».
Allora parlarono tra di loro i timorati di Dio. Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome. Essi diverranno – dice il Signore degli eserciti – mia proprietà nel giorno che io preparo. Avrò compassione di loro come il padre ha compassione del figlio che lo serve. Voi allora vi convertirete e vedrete la differenza fra il giusto e l’empio, fra chi serve Dio e chi non lo serve.
Ecco infatti sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno venendo li incendierà – dice il Signore degli eserciti – in modo da non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi invece, cultori del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli di stalla. Calpesterete gli empi ridotti in cenere sotto le piante dei vostri piedi nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti.
Tenete a mente la legge del mio servo Mosè,
al quale ordinai sull’Oreb
statuti e norme per tutto Israele.
Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga
il giorno grande e terribile del Signore,
perché converta il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri;
così che io venendo non colpisca
il paese con lo sterminio.
 

RESPONSORIO                                 Mal 3, 1; Lc 1, 76

R. Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare
la via davanti a me.
* E subito entrerà nel suo tempio
il Signore, che voi cercate, e l’angelo dell’alleanza,
che voi sospirate.

V. Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo:
andrai innanzi al Signore a preparargli le
strade.

R. E subito entrerà nel suo tempio il Signore, che
voi cercate, e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate.


SECONDA LETTURA

​Dalle «Opere» di santa Teresa di Gesù, vergine

​(Opusc. «Il libro della vita», cap. 22, 6-7, 14)

Ricordiamoci sempre dell'amore di Cristo  
   Chi ha come amico Cristo Gesù e segue un capitano così magnanimo come lui, può certo sopportare ogni cosa; Gesù infatti aiuta e dà forza, non viene mai meno ed ama sinceramente. Infatti ho sempre riconosciuto e tuttora vedo chiaramente che non possiamo piacere a Dio e da lui ricevere grandi grazie, se non per le mani della sacratissima umanità di Cristo, nella quale egli ha detto di compiacersi.
     Ne ho fatto molte volte l'esperienza, e me l'ha detto il Signore stesso. Ho visto nettamente che dobbiamo passare per questa porta, se desideriamo che la somma Maestà ci mostri i suoi grandi segreti. Non bisogna cercare altra strada, anche se si è raggiunto il vertice della contemplazione, perché per questa via si è sicuri. È da lui, Signore nostro, che ci vengono tutti i beni. Egli ci istruirà.
     Meditando la sua vita, non si troverà modello più perfetto. Che cosa possiamo desiderare di più, quando abbiamo al fianco un così buon amico che non ci abbandona mai nelle tribolazioni e nelle sventure, come fanno gli amici del mondo? Beato colui che lo ama per davvero e lo ha sempre con sé! Guardiamo il glorioso apostolo Paolo che non poteva fare a meno di avere sempre in bocca il nome di Gesù, perché l'aveva ben fisso nel cuore. Conosciuta questa verità, ho considerato e ho appreso che alcuni santi molto contemplativi, come Francesco, Antonio da Padova, Bernardo, Caterina da Siena, non hanno seguito altro cammino. Bisogna percorrere questa strada con grande libertà, abbandonandoci nelle mani di Dio. Se egli desidera innalzarci fra i principi della sua corte, accettiamo volentieri tale grazia.
     Ogni volta poi, che pensiamo a Cristo, ricordiamoci dell'amore che lo ha spinto a concederci tante grazie e dell'accesa carità che Dio ci ha mostrato dandoci in lui un pegno della tenerezza con cui ci segue: amore infatti domanda amore. Perciò sforziamoci di considerare questa verità e di eccitarci ad amare. Se il Signore ci facesse la grazia, una volta, di imprimerci nel cuore questo amore, tutto ci diverrebbe facile e faremmo molto, in breve e senza fatica.
 


RESPONSORIO      Cfr Sal 72, 27. 28; 1 Cor 6, 17
 
R. Ecco, perirà chi da te si allontana, Signore.
* Il
mio bene è stare vicino a Dio: in lui ho posto il mio
rifugio.

V. Chi si unisce al Signore forma con lui un solo
spirito.

R. Il mio bene è stare vicino a Dio: in lui ho posto il
mio rifugio.

ORAZIONE
O Dio, che per mezzo del tuo Spirito hai suscitato nella Chiesa santa Teresa di Gesù per indicare un nuovo cammino di perfezione, concedi a
noi, tuoi fedeli, di nutrirci spiritualmente della sua dottrina e di essere infiammati da un vivo desiderio di santità. Per il nostro Signore. R. Amen.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

       Benediciamo il Signore.

       R. Rendiamo grazie a Dio.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 17-SET-16
 

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