Congresso Eucaristico Nazionale - Congresso Eucaristico Nazionale
Processione Eucaristica
Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo



Premesse
1. Nella solennità del Santissimo Corpo e Sangue del Signore le comunità cristiane rendono particolare onore al Santissimo Sacramento dell’Eucaristia celebrando le opere mirabili di Dio realizzate nel mistero pasquale. Celebrando e adorando l’Eucaristia, i fedeli, oltre a riconoscere con stupore il grande dono, imparano a prendere parte al sacrifico eucaristico e a vivere più intensamente di esso. L’Eucaristia, allora, è azione santa nella quale la Chiesa fa esperienza incessante dell’amore del suo Signore, celebra l’iniziativa del Padre che nella sua misericordia a tutti è andato incontro affinché coloro che lo cercano lo possano trovare (cf. Preghiera eucaristica IV) e, incessantemente plasmata dallo Spirito e dalla Parola di verità, impara ad agire con misericordia verso ogni uomo, soprattutto se ferito o peccatore.

2. Questo schema per la processione eucaristica si colloca nel cammino di grazia del Giubileo straordinario della Misericordia e nel contesto della preparazione al XXVI Congresso eucaristico nazionale (Genova, 15-18 settembre 2016) dal titolo "Nella tua Misericordia a tutti sei venuto incontro". I testi che vengono suggeriti vanno naturalmente adattati alla situazione.

3. È bene che la processione si tenga al termine della Messa nella quale è stata consacrata l’ostia da portare solennemente in processione. In tal modo si manifesta più chiaramente il legame fra questo atto di culto e la celebrazione eucaristica. Nulla vieta, tuttavia, che la processione si svolga al termine di un tempo protratto di adorazione eucaristica, che può lodevolmente concludersi con la celebrazione dei Secondi Vespri della solennità.

4. Si curi che la processione eucaristica sia veramente un atto di fede nel Si-gnore presente nel sacramento del suo Corpo. Anche in questo caso, infatti, l’ars celebrandi, attraverso il sapiente intreccio dei vari elementi e dei linguaggi, concorre a suscitare l’adesione fedele del popolo di Dio al mistero della presenza e della misericordia del suo Signore. Pertanto, questo atto cultuale sia debitamente preparato grazie alla scelta dei testi, del percorso, dei ministri necessari e competenti e di tutto ciò che contribuisca ad attuare questa singolare epifania del «"popolo di Dio" che cammina con il suo Signore proclamando la fede in lui, divenuto veramente il "Dio-con-noi"» , come, ad esempio, gli elementi tipici della pietà popolare e delle consuetudini locali (l’addobbo delle vie e delle finestre, l’omaggio dei fiori, gli eventuali luoghi dove verrà collocato il Santissimo Sacramento nelle soste del percorso, i canti e le preghiere).

5. È opportuno che un ministro preparato (guida) coordini le fasi della processione e i vari interventi di preghiera, di ascolto e di canto. La guida, all’inizio della processione, dia alcune sobrie e chiare direttive circa le modalità dell’incedere, l’uso di eventuali sussidi, la disposizione dei vari gruppi presenti (ministri ordinati, ministranti, religiosi, fanciulli, ragazzi, giovani, movimenti, realtà associative), il valore della partecipazione attiva dei fedeli.

6. I rimandi ai canti si riferiscono a Conferenza Episcopale Italiana Reperto-rio nazionale di Canti per la liturgia, Leumann (Torino), Elle Di Ci, 2009 (=RN).
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 04-MAG-16
 

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