Liturgia delle ore - Anno C (2015-2016)
Ufficio delle letture




V. O Dio, vieni a salvarmi

R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

INNO
O re d’eterna gloria,
che irradi sulla Chiesa
i doni del tuo Spirito,
assisti i tuoi fedeli.
Illumina le menti,
consola i nostri cuori,
rafforza i nostri passi
sulla via della pace.
E quando verrà il giorno
del tuo avvento glorioso,
accoglici, o Signore,
nel regno dei beati.
A te sia lode, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.


1 ant. Ringraziamo Dio per la sua misericordia:
          ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo.

SALMO 106    Ringraziamento per la liberazione

Questa è la parola che Dio ha inviato ai figli d’lsraele
recando la buona novella della pace, per mezzo di
Gesù Cristo, che è il Signore di tutti
(At 10, 36).

I    (1-16)
Celebrate il Signore perché è buono, *
   perché eterna è la sua misericordia.
Lo dicano i riscattati del Signore, *
   che egli liberò dalla mano del nemico
e radunò da tutti i paesi, †
   dall’oriente e dall’occidente, *
   dal settentrione e dal mezzogiorno.
Vagavano nel deserto, nella steppa, *
   non trovavano il cammino
   per una città dove abitare.
Erano affamati e assetati, *
   veniva meno la loro vita.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
   ed egli li liberò dalle loro angustie.
Li condusse sulla via retta, *
   perché camminassero verso una città dove abitare.
Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
   ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo;
poiché saziò il desiderio dell’assetato, *
   e l’affamato ricolmò di beni.
Abitavano nelle tenebre e nell’ombra di morte, *
   prigionieri della miseria e dei ceppi,
perché si erano ribellati alla parola di Dio *
   e avevano disprezzato il disegno dell’Altissimo.
Egli piegò il loro cuore sotto le sventure; *
   cadevano e nessuno li aiutava.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
   ed egli li liberò dalle loro angustie.
Li fece uscire dalle tenebre e dall’ombra di morte *
   e spezzò le loro catene.
Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
   ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo;
perché ha infranto le porte di bronzo *
   e ha spezzato le sbarre di ferro.


1 ant. Ringraziamo Dio per la sua misericordia:
          ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo.


2 ant. Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere,
          le meraviglie che hai fatto per noi.

II    (17-32)
Stolti per la loro iniqua condotta, *
   soffrivano per i loro misfatti;
rifiutavano ogni nutrimento *
   e già toccavano le soglie della morte.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
   ed egli li liberò dalle loro angustie.
Mandò la sua parola e li fece guarire, *
   li salvò dalla distruzione.
Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
   ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo.
Offrano a lui sacrifici di lode, *
   narrino con giubilo le sue opere.
Coloro che solcavano il mare sulle navi *
   e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore, *
   i suoi prodigi nel mare profondo.
Egli parlò e fece levare un vento burrascoso *
   che sollevò i suoi flutti.
Salivano fino al cielo, †
   scendevano negli abissi; *
   la loro anima languiva nell’affanno.
Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi, *
   tutta la loro perizia era svanita.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
   ed egli li liberò dalle loro angustie.
Ridusse la tempesta alla calma, *
   tacquero i flutti del mare.
Si rallegrarono nel vedere la bonaccia *
   ed egli li condusse al porto sospirato.
Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
   ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo.
Lo esaltino nell’assemblea del popolo, *
   lo lodino nel consesso degli anziani.


2 ant. Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere,
          le meraviglie che hai fatto per noi.


3 ant. I giusti vedano le opere di Dio,
          ne gioiscano e comprendano il suo amore.

III    (33-43)
Ridusse i fiumi a deserto, *
   a luoghi aridi le fonti d’acqua
e la terra fertile a palude *
   per la malizia dei suoi abitanti.
Ma poi cambiò il deserto in lago, *
   e la terra arida in sorgenti d’acqua.
Là fece dimorare gli affamati *
   ed essi fondarono una città dove abitare.
Seminarono campi e piantarono vigne, *
   e ne raccolsero frutti abbondanti.
Li benedisse e si moltiplicarono, *
   non lasciò diminuire il loro bestiame.
Ma poi, ridotti a pochi, furono abbattuti, *
   perché oppressi dalle sventure e dal dolore.
Colui che getta il disprezzo sui potenti, *
   li fece vagare in un deserto senza strade.
Ma risollevò il povero dalla miseria *
   e rese le famiglie numerose come greggi.
Vedono i giusti e ne gioiscono *
   e ogni iniquo chiude la sua bocca.
Chi è saggio osservi queste cose *
   e comprenderà la bontà del Signore.


3 ant. I giusti vedano le opere di Dio,
          ne gioiscano e comprendano il suo amore.


V. La tua fedeltà fino alle nubi, o Signore,

R. il tuo giudizio come il grande abisso.

PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Michea
7, 7-20

Il popolo attende da Dio il perdono e la salvezza
     Io volgo lo sguardo al Signore,
spero nel Dio della mia salvezza,
il mio Dio m'esaudirà.
Non gioire della mia sventura,
o mia nemica!
Se son caduta, mi rialzerò;
se siedo nelle tenebre,
il Signore sarà la mia luce.
Sopporterò lo sdegno del Signore
perchè ho peccato contro di lui,
finchè egli tratti la mia causa
e mi renda ragione,
finchè mi faccia uscire alla luce
e io veda la sua giustizia.
La mia nemica lo vedrà
e sarà coperta di vergogna,
lei che mi diceva: 
«Dov'è il Signore tuo Dio?».
I miei occhi gioiranno nel vederla
calpestata come fango della strada.
È il giorno in cui le tue mura
saranno riedificate;
in quel giorno più ampi saranno i tuoi confini;
in quel giorno si verrà a te
dall'Assiria fino all'Egitto,
dall'Egitto fino all'Eufrate,
da mare a mare, da monte a monte.
La terra diventerà un deserto
a causa dei suoi abitanti,
a motivo delle loro azioni.
Pasci il tuo popolo con la tua verga,
il gregge della tua eredità,
che sta solitario nella foresta
tra fertili campagne;
pascolino in Basan e in Gàlaad
come nei tempi antichi.
Come quando sei uscito dall'Egitto
mostraci cose prodigiose.
Vedranno le genti e resteranno deluse
di tutta la loro potenza.
Si porranno la mano sulla bocca,
i loro orecchi resteranno assorditi.
Leccheranno la polvere come il serpente,
come i rettili della terra;
usciranno tremanti dai loro nascondigli,
trepideranno e di te avranno timore.
Qual dio è come te,
che togli l'iniquità
e perdoni il peccato
al resto della tua eredità;
che non serbi per sempre l'ira,
ma ti compiaci d'usar misericordia?
Egli tornerà ad avere pietà di noi,
calpesterà le nostre colpe.
Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati.
Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà,
ad Abramo la tua benevolenza,
come hai giurato ai nostri padri
fino dai tempi antichi.
 

RESPONSORIO                  Cfr. Eb 10, 37; Mic 7, 19

R. Colui che deve venire verrà e non tarderà. Non
avremo più paura:
* egli è il nostro salvatore.

V. Calpesterà le nostre colpe, getterà in fondo al mare
tutti i nostri peccati:

R. egli è il nostro salvatore.

SECONDA LETTURA

Dal «Discorso sul battesimo» di san Paciano, vescovo

(Nn. 6-7; PL 13, 1093-1094)

Puri e immacolati per il giorno del Signore
     Come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste; poichè il primo uomo tratto dalla terra, è di terra, il secondo uomo viene dal cielo ed è celeste (cfr. 1 Cor 15, 47-49). Comportandoci così, o carissimi, non morremo mai più. Anche se questo corpo sarà preda della corruzione, noi vivremo in Cristo, come egli stesso ha detto: «Chi crede in me, anche se muore, vivrà» (Gv 11, 25).
     Siamo quindi certi, sulla parola di Dio, che Abramo, Isacco, Giacobbe e tutti i santi di Dio vivono. Il Signore effettivamente ha detto che vivono, perchè colui che è il loro Dio è Dio dei vivi e non dei morti (cfr. Mt 22, 32). Parlando di se stesso l'Apostolo afferma: Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno: desidero morire ed essere con Cristo (cfr. Fil 1, 21-23). Ed ancora: «Finchè abitiamo nel corpo siamo in esilio lontani dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione» (2 Cor 5, 6).
     Questa è la nostra fede, o carissimi fratelli. Del resto: se noi riponiamo la nostra speranza soltanto in questo mondo, siamo da compiangere più di tutti gli uomini (cfr. 1 Cor 15, 19). La nostra vita materiale, come voi medesimi potete osservare, ha la stessa durata di quella delle fiere, degli animali, degli uccelli e magari anche minore. Caratteristica dell'uomo invece è di ottenere quello che Cristo ha dato per mezzo del suo Spirito, la vita eterna, a patto però che non pecchiamo più. Come la morte viene a causa del peccato, così dalla morte siamo liberati per mezzo della santità. «Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna, in Cristo Gesù, nostro Signore» (Rm 6, 23).
     È lui, è lui che ci ha redenti, perdonandoci, come dice l'Apostolo, tutti i nostri peccati e annullando il documento scritto del nostro debito le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Spogliandosi della carne, ha privato della loro forza i Principati e le Potestà, e ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al suo corteo trionfale (cfr. Col 2, 13-15). Liberò quelli che erano legati in ceppi e spezzò le loro catene, come David aveva profetizzato: il Signore solleva quelli che sono caduti, il Signore scioglie quelli che sono legati, il Signore illumina i ciechi (cfr. Sal 145, 7-8). E ancora: «Hai spezzato le mie catene. A te offrirò sacrifici di lode» (Sal 115, 16-17). Siamo stati dunque sciolti dalle nostre catene quando, mediante il sacramento del battesimo, ci siamo raccolti sotto lo stendardo di Cristo, rinunziando al diavolo e a tutti i suoi sostenitori, ai quali avevamo servito fino allora. Siamo stati liberati da essi nel nome e col sangue di Cristo; non dobbiamo più quindi essere loro schiavi.
     Perciò, carissimi, ricordiamoci che veniamo lavati una volta sola; una volta sola veniamo liberati e una volta sola entriamo nel regno eterno. Una volta sola sono beati quelli a cui sono rimesse le colpe e perdonato il peccato (cfr. Sal 31, 1). Tenete ben stretto quello che avete ricevuto, conservatelo nella gioia; non vogliate più peccare. Conservatevi puri ed immacolati per il giorno del Signore. 
 

RESPONSORIO                            Cfr. 1 Cor 15,47.49; Col 3,9.10
 

R. Il primo uomo fu tratto dalla terra, il secondo
viene dal cielo.
* Come abbiamo portato l'immagine
dell'uomo terreno, così porteremo l'immagine
dell'uomo celeste.

V. Vi siete spogliati dell'uomo vecchio con le sue
azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova ad
immagine del suo creatore.

R. Come abbiamo portato l'immagine dell'uomo terreno,
così porteremo l'immagine dell'uomo celeste.

ORAZIONE
      Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre, fa’ crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell’eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
         

       Benediciamo il Signore.

       R. Rendiamo grazie a Dio.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 19-LUG-16
 

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