Liturgia delle ore - Anno C (2015-2016)
Ufficio delle letture




V. O Dio, vieni a salvarmi

R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

INNO
La carità divina
congiunge santa Brigida
all’eterno convito
nel regno dei beati.

La fiamma dello Spirito
ha impresso nel suo cuore
il sigillo indelebile
dell’amore di Dio.

O sorella dei poveri,
intercedi per noi;
sostieni i nostri passi
nella via della pace.

Tu guidaci alla vetta
della santa montagna,
dove i miti possiedono
il regno del Signore.

Sia lode al Padre e al Figlio,
sia onore al Santo Spirito,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.


 


1 ant. Sulla sua bocca, discorsi di saggezza;
          sulle sue labbra, parole di bontà.

SALMO 18 A
I cieli narrano la gloria di Dio, *
   e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio *
    e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Non è linguaggio e non sono parole, *
    di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce *
    e ai confini del mondo la loro parola.
Là pose una tenda per il sole †
    che esce come sposo dalla stanza nuziale, *
    esulta come prode che percorre la via.
Egli sorge da un estremo del cielo †
    e la sua corsa raggiunge l’altro estremo: *
    nulla si sottrae al suo calore.


1 ant. Sulla sua bocca, discorsi di saggezza;
          sulle sue labbra, parole di bontà.


2 ant. Beata la donna che confida nel Signore:
          dal suo cuore un inno al nostro Dio.

SALMO 44
 
I (2-10)

Effonde il mio cuore liete parole, †
   io canto al re il mio poema. *
   La mia lingua è stilo di scriba veloce.

Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, †
   sulle tue labbra è diffusa la grazia, *
   ti ha benedetto Dio per sempre.

Cingi, prode, la spada al tuo fianco, †
   nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte, *
   avanza per la verità, la mitezza e la giustizia.

La tua destra ti mostri prodigi: †
   le tue frecce acute
         colpiscono al cuore i tuoi nemici; *
      sotto di te cadono i popoli.

Il tuo trono, Dio, dura per sempre; *
   è scettro giusto lo scettro del tuo regno.

Ami la giustizia e l’empietà detesti: †
   Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato *
   con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.

Le tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia, *
   dai palazzi d’avorio ti allietano le cetre.
Figlie di re stanno tra le tue predilette; *
   alla tua destra la regina in ori di Ofir.


2 ant. Beata la donna che confida nel Signore:
          dal suo cuore un inno al nostro Dio.


3 ant. Con gioia ed esultanza,
          entrano nella casa di Dio.


II    (11-18)
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio, *
    dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
al re piacerà la tua bellezza. *
   Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.
Da Tiro vengono portando doni, *
   i più ricchi del popolo cercano il tuo volto.
La figlia del re è tutta splendore, *
    gemme e tessuto d’oro è il suo vestito.
È presentata al re in preziosi ricami; *
    con lei le vergini compagne a te sono condotte;
guidate in gioia ed esultanza, *
    entrano insieme nel palazzo regale.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli; *
    li farai capi di tutta la terra.
Farò ricordare il tuo nome
       per tutte le generazioni, *
    e i popoli ti loderanno
       in eterno, per sempre.


3 ant. Con gioia ed esultanza,
          entrano nella casa di Dio.


V. Il mio cuore medita sempre la tua parola.

R. Signore, mia roccia e mio redentore.

PRIMA LETTURA
Dal libro dei Proverbi  
31, 10-31
                                                       


Elogio della donna forte
Una donna perfetta chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Essa gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Ella è simile alle navi di un mercante,
fa venire da lontano le provviste.
Si alza quando ancora è notte
e prepara il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
Pensa ad un campo e lo compra
e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
Si cinge con energia i fianchi
e spiega la forza delle sue braccia.
È soddisfatta, perché il suo traffico va bene,
neppure di notte si spegne la sua lucerna.
Stende la sua mano alla conocchia
e gira il fuso con le dita.
Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.
Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste.
Si fa delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
Suo marito è stimato alle porte della città
dove siede con gli anziani del paese.
Confeziona tele di lino e le vende
e fornisce cinture al mercante.
Forza e decoro sono il suo vestito
e se la ride dell’avvenire.
Apre la bocca con saggezza
e sulla sua lingua c’è dottrina di bontà.
Sorveglia l’andamento della casa;
il pane che mangia non è frutto di pigrizia.
I suoi figli sorgono a proclamarla beata
e suo marito a farne l’elogio:
«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!».
Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Datele del frutto delle sue mani
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.

 
 

RESPONSORIO                     Cfr. Pro 31, 17. 18; cfr. Sal 45, 6
   
R. Questa è la donna perfetta, rivestita della forza di
Dio;
* nella notte non si spegne la sua lucerna.

V. Dio la sostiene con la luce del suo volto: non potrà
vacillare,

R. nella notte non si spegne la sua lucerna.

SECONDA LETTURA
Dalle «Orazioni» attribuite a santa Brigida
 
(Oraz. 2; Revelationum S. Birgittae libri 2; Roma 1628,
pp. 408-410)  

Elevazione della mente a Cristo Salvatore  
   Sii benedetto, Signor mio Gesù Cristo, per aver predetto prima del tempo la tua morte, per aver trasformato in modo mirabile, durante l’ultima Cena, del pane materiale nel tuo corpo glorioso, per averlo distribuito amorevolmente agli apostoli in memoria della tua degnissima passione, per aver lavato loro i piedi con le tue mani sante e preziose, dimostrando così l’immensa grandezza della tua umiltà.
   Onore a te, Signor mio Gesù Cristo, per aver sudato sangue dal tuo corpo innocente nel timore della passione e della morte, operando tuttavia la nostra redenzione che desideravi portare a compimento, mostrando così chiaramente il tuo amore per il genere umano.
   Sii benedetto, Signor mio Gesù Cristo, per essere stato condotto da Caifa e per aver permesso nella tua umiltà, tu che sei giudice di tutti, di essere sottoposto al giudizio di Pilato.
   Gloria a te, Signor mio Gesù Cristo, per essere stato deriso quando, rivestito di porpora, sei stato rivestito di spine acutissime, e per aver sopportato con infinita pazienza che il tuo volto glorioso fosse coperto di sputi, che i tuoi occhi fossero velati, che la tua faccia fosse percossa pesantemente dalle mani sacrileghe di uomini iniqui.
   Lode a te, Signor mio Gesù Cristo, per aver permesso con tanta pazienza di essere legato alla colonna, di essere flagellato in modo disumano, di essere condotto coperto di sangue al giudizio di Pilato, di esserti mostrato come un agnello innocente condotto all’immolazione. Onore a te, Signor mio Gesù Cristo, per esserti lasciato condannare nel tuo santo corpo, ormai tutto inondato di sangue, alla morte di croce; per aver portato con dolore la croce sulle tue sacre spalle, e per aver voluto essere inchiodato al legno del patibolo dopo essere stato trascinato crudelmente al luogo della passione e spogliato delle tue vesti.
   Onore a te, Signore Gesù Cristo, per aver rivolto umilmente, in mezzo a tali tormenti, i tuoi occhi colmi di amore e di bontà alla tua degnissima Madre, che mai conobbe il peccato, né mai consentì alla più piccola colpa, e per averla consolata affidandola alla protezione fedele del tuo discepolo.
   Benedizione eterna a te, Signor mio Gesù Cristo, per aver dato, durante la tua mortale agonia, la speranza del perdono a tutti i peccatori, quando hai promesso misericordiosamente la gloria del paradiso al ladrone che si era rivolto a te.
   Lode eterna a te, Signor mio Gesù Cristo, per ogni ora in cui hai sopportato per noi peccatori sulla croce le più grandi amarezze e sofferenze; infatti i dolori acutissimi delle tue ferite penetravano orribilmente nella tua anima beata e trapassavano crudelmente il tuo cuore sacratissimo, finché, venuto meno il cuore, esalasti felicemente lo spirito e, inclinato il capo, lo consegnasti in tutta umiltà nelle mani di Dio Padre, rimanendo poi, morto, tutto freddo nel corpo.
   Sii benedetto, Signor mio Gesù Cristo, per aver redento le anime col tuo sangue prezioso e con la tua santissima morte, e per averle misericordiosamente ricondotte dall’esilio alla vita eterna. Sii benedetto, Signor mio Gesù Cristo, per aver lasciato che la lancia ti perforasse, per la nostra salvezza, il fianco e il cuore, e per il sangue prezioso e l’acqua che da quel fianco sono sgorgati per la nostra redenzione.
   Gloria a te, Signor mio Gesù Cristo, per aver voluto che il tuo corpo benedetto fosse deposto dalla croce ad opera dei tuoi amici, fosse consegnato nelle braccia della tua addolorata Madre, e da lei avvolto in panni, e che fosse rinchiuso nel sepolcro e custodito dai soldati. Onore eterno a te, Signor mio Gesù Cristo, per essere risuscitato dai morti il terzo giorno e per esserti incontrato vivo con chi hai prescelto; per essere salito, dopo quaranta giorni, al cielo, alla vista di molti, e per aver collocato lassù, tra gli onori, i tuoi amici che avevi liberato dagli inferi.
   Giubilo e lode eterna a te, Signore Gesù Cristo, per aver mandato nel cuore dei discepoli lo Spirito Santo e per aver comunicato al loro spirito un immenso e divino amore.
   Sii benedetto, lodato e glorificato nei secoli, mio Signore Gesù, che siedi sul trono nel tuo regno dei cieli, nella gloria della tua maestà, corporalmente vivo con tutte le tue santissime membra, che prendesti dalla carne della Vergine. E così verrai nel giorno del giudizio per giudicare le anime di tutti i vivi e di tutti i morti: tu che vivi e regni col Padre e con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
 

RESPONSORIO                              Cf. Ap 1, 5. 6; Ef 5, 2
 
R. Cristo ci ha amati e ci ha liberati con il suo sangue,

* ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo
Dio e Padre.

V. Camminate nella carità: anche Cristo ci ha amato
e ha dato se stesso per noi.

R. Ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo
Dio e Padre.

INNO Te Deum
Noi ti lodiamo, Dio, *
   ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
   tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
   e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
   il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
   sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
   e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
   la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
   e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
   eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
   per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
   hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
   Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
   che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
   nell'assemblea dei santi.

* Salva il tuo popolo, Signore, *
   guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
   lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
   di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
   in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
   pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
   non saremo confusi in eterno.
Oppure
Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem, * omnis terra venerátur.
Tibi omnes ángeli, *
   tibi cæli et univérsæ potestátes:
tibi chérubim et séraphim *
   incessábili voce proclámant:
Sanctus, * Sanctus, * Sanctus *
   Dóminus Deus Sábaoth.
Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuæ.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
te prophetárum * laudábilis númerus,
te mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum *
   sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;
venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spiritum.
Tu rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Fílius.
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem, *
   non horruisti Vírginis úterum.
Tu, devícto mortis acúleo, *
   aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Iudex créderis * esse ventúrus.
Te ergo, quæsumus, tuis fámulis súbveni, *
   quos pretióso sánguine redemísti.
Ætérna fac cum sanctis tuis * in glória numerári.

* Salvum fac pópulum tuum, Dómine, *
   et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per singulos dies * benedícimus te;
et laudámus nomen tuum in sæculum, *
   et in sæculum sæculi.
Dignáre, Dómine, die isto *
   sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, *
   quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: *
   non confúndar in ætérnum.

* Quest’ultima parte dell’inno si può omettere.

ORAZIONE
   O Dio, che hai guidato Santa Brigida nelle varie condizioni della sua vita e, nella contemplazione della passione del tuo Figlio, le hai rivelato la sapienza della croce, concedi a noi di cercare te in ogni cosa, seguendo fedelmente la tua chiamata. Per il nostro Signore.

       Benediciamo il Signore.

       R. Rendiamo grazie a Dio.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 15-LUG-16
 

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