Il mondo cattolico ha una straordinaria potenzialità e pluralità di espressioni al suo interno, ma bisogna evitare il rischio di essere autoreferenziali, frammentari, sparsi e non riuscire quindi a capitalizzare le risorse che ci sono. Questo il monito che mons. Domenico Pompili, direttore dellUfficio nazionale per le comunicazioni sociali e sottosegretario della Cei, ha rivolto questa mattina a Roma intervenendo alla giornata di studio su educazione ai media promossa dal Copercom (Coordinamento associazioni per la comunicazione). Proprio il Copercom, ha aggiunto mons. Pompili, grazie alla sua caratteristica di comprendere tutte quelle realtà che in ambito cattolico hanno qualcosa da dire e fare nellambito della comunicazione rappresenta uno strumento agile per rendere comunicabili le ricchezze che emergono dalle 26 associazioni aderenti. Difatti, ha sottolineato il sottosegretario della Cei, comunicare in maniera efficace e sinergica è il vero banco di prova per i cattolici. A tal fine, ha ribadito mons. Pompili, lUfficio comunicazioni sociali ha deciso di organizzare, a otto anni di distanza da Parabole mediatiche, un nuovo convegno per fare il punto della situazione sul fenomeno comunicativo, che si terrà a Roma dal 22 al 24 aprile 2010 e avrà per titolo Testimoni digitali: volti e linguaggi dellera ipermediale.