Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce
e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli.
(Prefazio pasquale II)
In questa terza domenica di Pasqua la comunità cristiana è invitata a prendere consapevolezza di essere la comunità del Risorto, il popolo che Egli ama, per cui ha donato la sua vita e che Egli continuamente chiama alla comunione con sé. Per questo, potrebbe essere significativo salutare lassemblea con la settima formula del Messale Romano ispirata alla prima lettera di Pietro «Fratelli, eletti secondo la prescienza di Dio Padre mediante la santificazione dello Spirito per obbedire a Gesù Cristo e per essere aspersi dal suo sangue, grazia e pace in abbondanza a tutti voi (cf. 1Pt 1, 1-2)».
Inoltre, una particolare attenzione potrebbe essere rivolta al canto dingresso. Esso ha la funzione di aprire il cuore ad accogliere la presenza del Signore, ad unire le voci e così gustare «comè bello e comè dolce che i fratelli vivano insieme!» (Sal 133/132, 1), e, infine ad dischiudersi alla novità del Vangelo che sempre spalanca orizzonti di speranza e di rinnovamento. Così il Messale Romano sottolinea la funzione del Canto dingresso: «La funzione propria di questo canto è quella di dare inizio alla celebrazione, favorire lunione dei fedeli riuniti, introdurre il loro spirito nel mistero del tempo liturgico o della festività, e accompagnare la processione del sacerdote e dei ministri» (OGMR 47)
Per sottolineare la continuità con la Veglia di Pasqua, suggeriamo in tutte le domeniche del Tempo di Pasqua di sostituire latto penitenziale con il Rito dellaspersione dellacqua benedetta. Il Messale Romano prevede la possibilità di celebrare questo rito ogni domenica dellanno, tuttavia, per il suo riferimento battesimale, ha un suo particolare rilievo in questo tempo forte. Nellappendice del Messale troviamo due formulari propri per le domeniche di Pasqua. Ricordiamo che laspersione sostituisce latto penitenziale e il Kyrie eleison; al termine della formula dellassoluzione (Messale Romano, pag. 1034), dunque, si canta linno del Gloria.
Per il rito di aspersione il Messale Romano propone tre antifone a scelta per il Tempo pasquale: sarebbe opportuno scegliere un canto che si ispiri a tali testi. Nel Repertorio nazionale troviamo alcuni canti adatti per il rito dellaspersione con lacqua (RN 161-162).
Infine, oltre alla possibilità di professare la fede secondo il formulario del Credo apostolico, eventualmente anche in canto (RN 18), si potrebbe utilizzare la forma interrogativa del rito battesimale.
In queste domeniche di Pasqua, invitiamo a valorizzare alcuni segni propri della liturgia, in particolare, la proclamazione della Parola di Dio. Nelle comunità dove vi è un Evangeliario, questo potrebbe essere portato solennemente nella processione dingresso e posto sullaltare e, successivamente, nel momento della proclamazione del Vangelo, giungere processionalmente allambone, accompagnato da un gioioso e prolungato canto alleluiatico. Il canto al Vangelo di questa domenica, infatti, potrebbe opportunamente riprendere alcuni versetti propri del Vangelo del giorno.
Anche al termine della proclamazione del Vangelo, il diacono o il presbitero potrebbe ostendere il libro dei Vangeli e così invitare lassemblea a riconoscere la presenza del Signore Gesù nella proclamazione liturgica della Parola.