Sussidio Quaresima Pasqua 2016 - Ufficio liturgico nazionale
24 marzo
Giovedì Santo
Al termine e culmine del tempo quaresimale la liturgia ci introduce nella celebrazione della Pasqua che, nei riti e nelle preghiere, ci fa rivivere l’evento centrale della nostra salvezza. L’unico mistero è ripresentato nella scansione di tre tappe celebrative, perché la comunità dei credenti possa attraversare liturgicamente i passaggi della morte, della discesa agli inferi e della resurrezione, che hanno caratterizzato il cammino pasquale del Figlio di Dio.
La ripresentazione rituale, nella sua portata simbolica, rappresenta per i credenti l’occasione, annualmente ripetibile, di una intima partecipazione ai misteri celebrati, perché nella Pasqua del Signore ciascuno possa ritrovare l’origine e la ragione della propria esistenza credente, ma anche possa rintracciare la via giusta per attraversare le esperienze pasquali che caratterizzano pure la propria vita. Non si tratta, del resto, solo di una riattivazione della memoria di quanto sta a fondamento dell’esperienza ecclesiale e credente.
Molto di più: è la celebrazione di un memoriale, nel quale ciascuno è chiamato ad entrare per accogliere il dono, sempre nuovo, che lo Spirito rende attuale e disponibile, di un’esistenza rinnovata, risorta appunto, che scaturisce dall’amore pasquale del Cristo, l’Agnello immolato e vittorioso. Non c’è alcuno cui questo dono è negato, dal momento che, già nel suo momento sorgivo, esso è per tutti.
Fare Pasqua è, così, celebrare nel mistero pasquale di Cristo, il volto e l’agire di un Dio che si rende presente nelle pasque degli uomini, e che con loro attraversa le loro notti, con loro rompe i legami di ogni schiavitù, per loro fa sorgere l’alba di un giorno nuovo. Dall’esperienza di questo Dio scaturisce la forza di un annuncio che rivela al mondo come solo nel Signore risorto c’è ancora una solida ragione di speranza e di vita. “Egli ha vinto per noi.
Questo è il cuore dell’annuncio cristiano, il kerigma, il messaggio fondamentale, che siamo chiamati a testimoniare con la vita e la parola. Poiché Gesù è risorto, noi tutti siamo chiamati ad abbandonare il mondo vecchio, il mondo della corruzione e del peccato, della menzogna e del non senso, per entrare nella creazione nuova, in quel nuovo habitat, di cui Gesù è appunto Signore” (Traccia per CEN).
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 28-GEN-16
 

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