Al termine e culmine del tempo quaresimale la liturgia ci introduce nella celebrazione della Pasqua che, nei riti e nelle preghiere, ci fa rivivere levento centrale della nostra salvezza. Lunico mistero è ripresentato nella scansione di tre tappe celebrative, perché la comunità dei credenti possa attraversare liturgicamente i passaggi della morte, della discesa agli inferi e della resurrezione, che hanno caratterizzato il cammino pasquale del Figlio di Dio.
La ripresentazione rituale, nella sua portata simbolica, rappresenta per i credenti loccasione, annualmente ripetibile, di una intima partecipazione ai misteri celebrati, perché nella Pasqua del Signore ciascuno possa ritrovare lorigine e la ragione della propria esistenza credente, ma anche possa rintracciare la via giusta per attraversare le esperienze pasquali che caratterizzano pure la propria vita. Non si tratta, del resto, solo di una riattivazione della memoria di quanto sta a fondamento dellesperienza ecclesiale e credente.
Molto di più: è la celebrazione di un memoriale, nel quale ciascuno è chiamato ad entrare per accogliere il dono, sempre nuovo, che lo Spirito rende attuale e disponibile, di unesistenza rinnovata, risorta appunto, che scaturisce dallamore pasquale del Cristo, lAgnello immolato e vittorioso. Non cè alcuno cui questo dono è negato, dal momento che, già nel suo momento sorgivo, esso è per tutti.
Fare Pasqua è, così, celebrare nel mistero pasquale di Cristo, il volto e lagire di un Dio che si rende presente nelle pasque degli uomini, e che con loro attraversa le loro notti, con loro rompe i legami di ogni schiavitù, per loro fa sorgere lalba di un giorno nuovo. Dallesperienza di questo Dio scaturisce la forza di un annuncio che rivela al mondo come solo nel Signore risorto cè ancora una solida ragione di speranza e di vita. Egli ha vinto per noi.
Questo è il cuore dellannuncio cristiano, il kerigma, il messaggio fondamentale, che siamo chiamati a testimoniare con la vita e la parola. Poiché Gesù è risorto, noi tutti siamo chiamati ad abbandonare il mondo vecchio, il mondo della corruzione e del peccato, della menzogna e del non senso, per entrare nella creazione nuova, in quel nuovo habitat, di cui Gesù è appunto Signore (Traccia per CEN).