Adottata da secoli e derivante da tradizione non cristiane, la corona dAvvento si presta ad essere un simbolo ricco e ospitabile nella liturgia cattolica[1]. Preparata con diversa foggia e fattura, conserva una chiara simbologia fondamentale:
- un sostegno circolare, richiamo allattesa per il ritorno del Cristo;
- la presenza di rami di alberi sempreverdi, segno della speranza di vita testimoniata da questi vegetali in mezzo ad alberi che paiono morti o dormienti, in attesa della primavera;
- lassenza di fiori, più tipici del tempo di Natale: lAvvento è attesa, non punto darrivo;
- quattro candele (tre viola e una rosa): il tempo avanza, la luce aumenta e nellamore consuma chi dona la vita. Le candele sono tradizionalmente dedicate a quattro tipiche figure dellattesa messianica: i profeti, Betlemme, i pastori, gli angeli;
- laccendersi progressivo della luci: richiamo alla memoria delle tappe della storia della salvezza, fino al sorgere del sole di giustizia (cf. Ml 3,20; Lc 1,78).
La sua collocazione in chiesa deve essere attenta: non sia mai posta sullaltare, ma in un luogo scelto nellaula liturgica, magari davanti allaltare o allambone, su un supporto adatto.
Si puņ trovare nelle schede liturgiche predisposte per ogni domenica il rito del lucernario adattato ad ogni celebrazione, con una monizione e l‘antifona.
[1] Per ulteriori approfondimenti si veda: G. VENTURI, La corona dAvvento. Attualità di una tradizione natalizia, Padova, Edizioni Messaggero, 2001. Da questo testo sono stati liberamente presi e rielaborati i testi.