SUSSIDIO AVVENTO 2015 - Ufficio liturgico nazionale
Rito del Lucernario
L’Azione liturgica (celebrazione dei Vespri o dell’Eucaristia) inizia con la processione d’ingresso, opportunamente accompagnata da un canto o da un brano d’organo. Le luci possono essere poche o soffuse. Uno dei ministri che procede verso l’altare porta una candela accesa.
Giunto alla sede, il presidente si rivolge ai fedeli con segno di croce ed il consueto saluto. Guida quindi l’assemblea per il lucernario con una monizione ogni volta diversa, che scandisce il progredire del tempo d’Avvento (vedi sotto), alternandosi con un altro ministro, un lettore o un altro fedele.

Terza domenica di Avvento: educare.
 
Presidente:
Fratelli e sorelle, in questo Tempo di Avvento, siamo chiamati a camminare incontro al Signore che viene. Di domenica in domenica la luce della sua Parola ci rischiara e ci guida verso il Natale del Signore.
 
Lettore:
Accendiamo oggi la candela dei pastori: il Signore presto verrà a portare il lieto annuncio ai poveri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare l’anno di misericordia del Signore.
 
Presidente:
Rallegratevi sempre nel Signore:
ve lo ripeto, rallegratevi,
il Signore è vicino (Fil 4,4.5)
Vieni Signore a salvarci, vieni presto in nostro aiuto.
 
Un ministrante o il presidente si avvicina con una candela alla corona di avvento, posta non sull’altare ma in un luogo a parte, e accende il terzo cero, di colore rosa. Nel frattempo, si esegue un canto adatto, si accendono le luci dell’aula e si procede poi nel modo consueto, con l’atto penitenziale per l’Eucaristia, oppure con l’Inno se si celebrano i Vespri.
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 16-NOV-15
 

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