Guarda, o Padre, il tuo popolo che attende con fede il Natale del Signore,
e fa‘ che giunga a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza.
(Colletta)
La domenica «Gaudete» permette alle comunità di vivere linvito gioioso del Giubileo appena iniziato. La citazione offerta nellantifona dingresso che dà il nome alla celebrazione «Rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino» (Fil 4, 4.5), rende da subito esplicito il motivo di questo invito: la prossimità del Signore. È verso il Natale del Signore a fondare la gioia dei credenti.
Il colore rosaceo delle vesti liturgiche (un viola più luminoso), che si può scegliere per la III domenica, è uno dei linguaggi non verbali che segnano la caratteristica di questa liturgia (OGMR 346 f). Sempre «la differenza dei colori nelle vesti sacre ha lo scopo di esprimere, anche con i mezzi esterni, la caratteristica particolare dei misteri della fede che vengono celebrati e il senso della vita cristiana in cammino lungo il corso dellanno liturgico» (OGMR 345).
Durante le celebrazioni nelle comunità locali si faccia riferimento al rito dellapertura della Porta della Misericordia nelle Chiese particolari (Cattedrale, Santuari), previsto dalla Misericordie vultus, 3. Il Santo Padre apre oggi la Porta Santa della Cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano.
«Nella stessa domenica stabilisco che in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che è la Chiesa Madre per tutti i fedeli, oppure nella Concattedrale o in una chiesa di speciale significato, si apra per tutto lAnno Santo una uguale Porta della Misericordia. A scelta dellOrdinario, essa potrà essere aperta anche nei Santuari, mete di tanti pellegrini, che in questi luoghi sacri spesso sono toccati nel cuore dalla grazia e trovano la via della conversione. Ogni Chiesa particolare, quindi, sarà direttamente coinvolta a vivere questo Anno Santo come un momento straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale. Il Giubileo, pertanto, sarà celebrato a Roma così come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa» (MV, 3).
Non si aggiungano altri gesti o riti nella celebrazione parrocchiale che sostituiscano il valore di questo atto di comunione, per il quale si segua il rito indicato dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione.
Prima dellinizio della liturgia, un lettore - non dallambone - potrebbe offrire una monizione dinizio, con queste o simili parole:
Rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino!
Questa terza Domenica di Avvento è caratterizzata da un colore liturgico suo proprio, il rosaceo, un viola più luminoso. Il motivo della luce gioiosa è lavvicinarsi del Signore. Oggi la nostra chiesa diocesana aprirà in Cattedrale la Porta della misericordia: Cristo è la sola porta che conduce alla salvezza, che apre al mistero del Padre. Con il canto (…) accogliamo il celebrante.
Se non si è svolto nella celebrazione dei Primi Vespri, si può tenere il rito dellaccensione della corona prima dellatto penitenziale, come indicato nella scheda.
Si può eseguire in questa Domenica come canto dingresso lInno del Giubileo straordinario della Misericordia Misericordes sicut Pater.
Si può adottare costantemente la seconda formula per latto penitenziale, per il suo riferimento nello stretto dialogo tra celebrante e assemblea al tema della misericordia.
Si suggerisce la scelta del Prefazio dAvvento II (Lattesa gioiosa del Cristo), opportuno per il riferimento orante alle figure dellattesa (Maria, Giovanni, la comunità vigilante):
Egli fu annunziato da tutti i profeti,
la Vergine Madre lattese e lo portò in grembo
con ineffabile amore,
Giovanni proclamò la sua venuta
e lo indicò presente nel mondo.
Lo stesso Signore,
che ci invita a preparare il suo Natale
ci trovi vigilanti nella preghiera, esultanti nella lode.
Dopo lorazione post communio si può pregare insieme ai fedeli la Preghiera per il Giubileo della Misericordia.
In questa domenica, è bene concludere la celebrazione con la Benedizione solenne (MR, p. 428). Come formula di congedo si suggerisce La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace o Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace.