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Eppure Gaudí riteneva che la sua opera fosse espressione di tutto un popolo, vedeva la Sagrada Familia come un modello che avrebbe potuto essere ripreso nel futuro...
Sagrada Familia, un momento della celebrazione presieduta da S.S. Benedetto XVI, 7 novembre, 2010; la consacrazione dell'altare.
Sagrada Familia, un momento della celebrazione presieduta da S.S. Benedetto XVI, 7 novembre, 2010; la consacrazione dell'altare.
Gaudí era un uomo di grande fede, e di grande fiducia. Aveva un‘appassionata concezione del popolo inteso come comunità di credenti: qualcosa che oggi decisamente non si dà. In realtà non c‘era neppure all‘epoca sua. La si ritrovava nel medioevo, nell‘età del romanico, ma c‘erano voluti 11 secoli di cultura cristiana per generarla.

Che si possa formare ancora nel futuro è auspicabile, ma oggi chi può dirlo? Forse Gaudí proiettava la sua fede convinta e non dogmatica pure verso i suoi contemporanei; ma era un‘illusione.

L‘arte contemporanea è sempre frutto di singoli, non di una cultura diffusa e compartecipata.

Non so se, quando sarà completata, la Sagrada Familia sarà proprio quella che Gaudí avrebbe desiderato...





 


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