Liturgia delle ore - Anno B (2014-2015)
Ufficio delle letture




V. O Dio, vieni a salvarmi

R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

INNO
O Cristo, Verbo del Padre,
glorioso re delle vergini,
luce e salvezza del mondo,
in te crediamo.
Cibo e bevanda di vita,
balsamo, veste, dimora,
forza, rifugio, conforto,
in te speriamo.
Illumina col tuo Spirito
l’oscura notte del male,
orienta il nostro cammino
incontro al Padre. Amen.

Oppure:
Aptáta, virgo, lámpade
ad núptias ingréssa es
ætérni regis glóriæ,
quem laudant turbæ cælicae.
Grata convíva súperis,
cælésti sponso iúngeris
ampléxu casti fœderis,
pudóris dives méritis.
Normam vivéndi ínstrue,
nos prece tua cónfove,
possímus ut resístere
hostis nostri versútiæ.
Exémplar vitæ vírginum,
María roget Fílium,
ut eius adiutórium
nos iuvet per exsílium.
Sit Deitáti glória
per infiníta sæcula
pro vírginis victória,
qua gaudet cæli cúria. Amen.


1 ant. La tua destra, Signore,
          e la luce del tuo volto
          hanno salvato i nostri padri.

SALMO 43 Il popolo di Dio nella sventura
 
In tutte le tribolazioni noi siamo più che vincitori, per
virtù di colui che ci ha amati
(Rm 8, 37).

I (2-9)
Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito, †
   i nostri padri ci hanno raccontato
     l’opera che hai compiuto ai loro giorni, *
   nei tempi antichi.
Tu, per piantarli, con la tua mano
     hai sradicato le genti, *
   per far loro posto, hai distrutto i popoli.
Poiché non con la spada conquistarono la terra, *
   né fu il loro braccio a salvarli;
ma il tuo braccio e la tua destra
     e la luce del tuo volto, *
   perché tu li amavi.
Sei tu il mio re, Dio mio, *
   che decidi vittorie per Giacobbe.
Per te abbiamo respinto i nostri avversari, *
   nel tuo nome abbiamo annientato
     i nostri aggressori.
Infatti nel mio arco non ho confidato *
   e non la mia spada mi ha salvato,
ma tu ci hai salvati dai nostri avversari, *
   hai confuso i nostri nemici. In Dio ci gloriamo ogni giorno, *
   celebrando senza fine il tuo nome.


1 ant. La tua destra, Signore,
          e la luce del tuo volto
          hanno salvato i nostri padri.


2 ant. Il Signore non vi nasconde il suo volto,
          se voi tornate a lui.

II (10-17)
Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna, *
   e più non esci con le nostre schiere.
Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari *
   e i nostri nemici ci hanno spogliati.
Ci hai consegnato come pecore da macello, *
   ci hai dispersi in mezzo alle nazioni.
Hai venduto il tuo popolo per niente, *
   sul loro prezzo non hai guadagnato.
Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini, *
   scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno.
Ci hai resi la favola dei popoli, *
   su di noi le nazioni scuotono il capo.
L’infamia mi sta sempre davanti *
   e la vergogna copre il mio volto
per la voce di chi insulta e bestemmia, *
   davanti al nemico che brama vendetta.


2 ant. Il Signore non vi nasconde il suo volto,
          se voi tornate a lui.


3 ant. Déstati, Signore,
          non respingerci per sempre.

III (18-27)
Tutto questo ci è accaduto †
   e non ti avevamo dimenticato, *
   non avevamo tradito la tua alleanza.
Non si era volto indietro il nostro cuore, *
   i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero;
ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli *
   e ci hai avvolti di ombre tenebrose.
Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio *
   e teso le mani verso un dio straniero,
forse che Dio non lo avrebbe scoperto, *
   lui che conosce i segreti del cuore?
Per te ogni giorno siamo messi a morte, *
   stimati come pecore da macello.
Svégliati, perché dormi, Signore? *
   Déstati, non ci respingere per sempre.
Perché nascondi il tuo volto, *
   dimentichi la nostra miseria e oppressione?
Poiché siamo prostrati nella polvere, *
   il nostro corpo è steso a terra.
Sorgi, vieni in nostro aiuto; *
   salvaci per la tua misericordia.


3 ant. Déstati, Signore,
          non respingerci per sempre.


V. Irradia su di me la luce del tuo volto:

R. insegnami sapienza, o Signore.


PRIMA LETTURA
​Dal libro del profeta Zaccaria
8, 1-17. 20-23

Nella nuova Gerusalemme la salvezza universale      Così dice il Signore degli eserciti: 
«Sono acceso di grande gelosia per Sion,
un grande ardore m'infiamma per lei».
     Dice il Signore: «Tornerò a Sion e dimorerò in Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata Città della fedeltà e il monte del Signore degli eserciti Monte santo». Dice il Signore degli eserciti: «Vecchi e vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano per la loro longevità. Le piazze della città formicoleranno di fanciulli e di fanciulle, che giocheranno sulle sue piazze». Dice il Signore degli eserciti: «Se questo sembra impossibile agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche ai miei occhi?», dice il Signore degli eserciti.
     Così dice il Signore degli eserciti:
«Ecco, io salvo il mio popolo
dalla terra d'oriente e d'occidente;
li ricondurrò ad abitare in Gerusalemme;
saranno il mio popolo ed io sarò il loro Dio,
nella fedeltà e nella giustizia».
     Dice il Signore degli eserciti: «Riprendano forza le vostre mani. Voi in questi giorni ascoltate queste parole dalla bocca dei profeti; oggi vien fondata la casa del Signore degli eserciti con la ricostruzione del tempio.
Ma prima di questi giorni
non c'era salario per l'uomo,
né salario per l'animale;
non c'era sicurezza alcuna
per chi andava e per chi veniva
a causa degli invasori:
io stesso mettevo gli uomini l'un contro l'altro.
Ora invece verso il resto di questo popolo
io non sarò più come sono stato prima,
- dice il Signore degli eserciti - .
È come un seme di pace:
la vite produrrà il suo frutto,
la terra darà i suoi prodotti,
i cieli daranno la rugiada:
darò tutto ciò al resto di questo popolo.
     Come foste oggetto di maledizione fra le genti, o casa di Giuda e d'Israele, così quando vi avrò salvati, diverrete una benedizione. Non temete dunque: riprendano forza le vostre mani».
     Così dice il Signore degli eserciti: «Come decisi di affligervi quando i vostri padri mi provocarono all'ira - dice il Signore re degli eserciti - e non mi lasciai commuovere, così invece mi darò premura in questi giorni di fare del bene a Gerusalemme e alla casa di Giuda; non temete. Ecco ciò che voi dovrete fare: parlate con sincerità ciascuno con il suo prossimo; veraci e sereni siano i giudizi che terrete alle porte delle vostre città. Nessuno trami nel cuore il  male contro il proprio fratello; non amate il giuramento falso, poichè io detesto tutto questo» - oracolo del Signore - .
     Dice il Signore degli eserciti: «Anche popoli e abitanti di numerose città si raduneranno e si diranno l'un l'altro: Su, andiamo a supplicare il Signore, a trovare il Signore degli eserciti; ci vado anch'io. Così popoli numerosi e nazioni potenti verranno a Gerusalemme a consultare il Signore degli eserciti e a supplicare il Signore».
     Dice il Signore degli eserciti: «In quei giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle genti afferreranno un Giudeo per il lembo del mantello e gli diranno: Vogliamo venire con voi, perchè abbiamo compreso che Dio è con voi».
 


RESPONSORIO
Cfr. Zc 8, 7. 9; At 3, 25

R. Ecco, dalla terra d'oriente e d'occidente io salvo il
mio popolo.
* Riprendano forza le vostre mani per le
parole dei profeti.

V. Voi siete i figli dei profeti e dell'alleanza che Dio
stabilì con i vostri padri.

R. Riprendano forza le vostre mani per le parole dei
profeti.


SECONDA LETTURA

​Dalle «Opere» di santa Teresa di Gesù, vergine

​(Opusc. «Il libro della vita», cap. 22, 6-7, 14)

Ricordiamoci sempre dell'amore di Cristo  
   Chi ha come amico Cristo Gesù e segue un capitano così magnanimo come lui, può certo sopportare ogni cosa; Gesù infatti aiuta e dà forza, non viene mai meno ed ama sinceramente. Infatti ho sempre riconosciuto e tuttora vedo chiaramente che non possiamo piacere a Dio e da lui ricevere grandi grazie, se non per le mani della sacratissima umanità di Cristo, nella quale egli ha detto di compiacersi.
     Ne ho fatto molte volte l'esperienza, e me l'ha detto il Signore stesso. Ho visto nettamente che dobbiamo passare per questa porta, se desideriamo che la somma Maestà ci mostri i suoi grandi segreti. Non bisogna cercare altra strada, anche se si è raggiunto il vertice della contemplazione, perchè per questa via si è sicuri. È da lui, Signore nostro, che ci vengono tutti i beni. Egli ci istruirà.
     Meditando la sua vita, non si troverà modello più perfetto. Che cosa possiamo desiderare di più, quando abbiamo al fianco un così buon amico che non ci abbandona mai nelle tribolazioni e nelle sventure, come fanno gli amici del mondo? Beato colui che lo ama per davvero e lo ha sempre con sé! Guardiamo il glorioso apostolo Paolo che non poteva fare a meno di avere sempre in bocca il nome di Gesù, perchè l'aveva ben fisso nel cuore. Conosciuta questa verità, ho considerato e ho appreso che alcuni santi molto contemplativi, come Francesco, Antonio da Padova, Bernardo, Caterina da Siena, non hanno seguito altro cammino. Bisogna percorrere questa strada con grande libertà, abbandonandoci nelle mani di Dio. Se egli desidera innalzarci fra i principi della sua corte, accettiamo volentieri tale grazia.
     Ogni volta poi, che pensiamo a Cristo, ricordiamoci dell'amore che lo ha spinto a concederci tante grazie e dell'accesa carità che Dio ci ha mostrato dandoci in lui un pegno della tenerezza con cui ci segue: amore infatti domanda amore. Perciò sforziamoci di considerare questa verità e di eccitarci ad amare. Se il Signore ci facesse la grazia, una volta, di imprimerci nel cuore questo amore, tutto ci diverrebbe facile e faremmo molto, in breve e senza fatica.
 


RESPONSORIO
Cfr Sal 72, 27. 28; 1 Cor 6, 17

R. Ecco, perirà chi da te si allontana, Signore.
* Il
mio bene è stare vicino a Dio: in lui ho posto il mio
rifugio.

V. Chi si unisce al Signore forma con lui un solo
spirito.

R. Il mio bene è stare vicino a Dio: in lui ho posto il
mio rifugio.


ORAZIONE
       O Dio, che per mezzo del tuo Spirito hai suscitato nella Chiesa santa Teresa di Gesù per indicare un nuovo cammino di perfezione, concedi a noi, tuoi fedeli, di nutrirci spiritualmente della sua dottrina e di essere infiammati da un vivo desiderio di santità. Per il nostro Signore.
       Benediciamo il Signore.

       R. Rendiamo grazie a Dio.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 05-OTT-15
 

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