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Con i futuri preti per capire meglio il "villaggio mediatico"

“Offrire ai futuri preti la possibilità di capire meglio come il villaggio mediatico, soprattutto nelle sue ultime espressioni, condizioni le persone e, allo stesso tempo, possa favorire un dialogo, in particolare, con le giovani generazioni”. È questo l’obiettivo della settimana residenziale per seminaristi e teologi in corso di svolgimento a Vallombrosa, sul tema “Come potranno sentirne parlare senza che qualcuno lo annunzi? (Rm 10)”. Ne parla mons. Domenico Pompili, sottosegretario della Cei e direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali, che organizza l’evento insieme ai Servizi Cei per il progetto culturale e informatico e al Centro interdisciplinare lateranense. Questa iniziativa, spiega mons. Pompili, intende “offrire a quanti si preparano alla vita sacerdotale gli strumenti per interpretare l’impatto che soprattutto le nuove tecnologie hanno sulle persone. Ciò, ovviamente, in riferimento all’annuncio del Vangelo che deve sempre tener conto delle trasformazioni culturali in atto. Tra queste, oggi, una delle più rilevanti è rappresentata dall’impatto che le nuove tecnologie hanno sulla coscienza delle persone”.
La settimana residenziale s’inserisce nell’ambito dell’Anno Paolino appena concluso. “Come l’apostolo Paolo - spiegano gli organizzatori - la Chiesa oggi sente urgente la responsabilità di non lasciare nulla che non possa ascoltare e accogliere il Vangelo di Gesù”. L’iniziativa, informano i promotori, alterna momenti di riflessione teorica a laboratori e “incontri con alcune esperienze”. Alla settimana interverranno, tra gli altri, mons. Dario E.Viganò, docente di comunicazione e preside dell’Istituto “Redemptor Hominis” (Università Lateranense), Michele Sorice, docente alla Pontificia Università Gregoriana, Ernesto Diaco, viceresponsabile del Servizio Cei per il progetto culturale, Massimiliano Padula, docente alla Pontificia Università Lateranense, Vincenzo Grienti, giornalista dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali. Il 2 luglio, verranno presentate ai seminaristi e ai teologi le esperienze in ambito comunicativo delle arcidiocesi di Milano e di Siracusa. Il 3 luglio, giornata conclusiva, sarà mons. Pompili a intervenire con una relazione sul “progetto pastorale” nell’ambito delle comunicazioni sociali. La settimana terminerà con la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Paul Tighe, segretario del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 01-LUG-09
 

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