Sussidio Pasqua 2015 - Ufficio liturgico nazionale
Repertorio musicale

Proposta musicale dal Repertorio Nazionale
 
Canto di ingresso: Cantate al Signore (RN 262)
Aspersione: Sorgente d’acqua (RN 161)
Presentazione delle offerte: Benedetto sei tu, Signore (RN 261) oppure solo organo
Comunione: Sono risorto (RN 188) Canto dopo la comunione: Abbiamo mangiato il pane (RN 344)
 
 
Conoscere il Repertorio Nazionale

Cantate al Signore (RN 262)

Testo: Sal 149; Dn 3,52ss
Musica: L. Ciaglia
Fonti: Paoline
Uso: ingresso, lode
Forma musicale: cantico responsoriale
 
Cantate al Signore un canto nuovo,
la sua lode nell’assemblea dei fedeli;
gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.
 
1.   Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.
Degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo.
Degno di lode e di gloria nei secoli.
 
Cantate al Signore un canto nuovo…
 
2.   Benedetto sei tu, nel tuo tempio santo e glorioso.
Degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu, sul trono del tuo regno.
Degno di lode e di gloria nei secoli.
 
Cantate al Signore un canto nuovo…
 
3.   Benedetto sei tu, nel firmamento del cielo.
Degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore.
Degno di lode e di gloria nei secoli.
 
 
Il testo
E questo è un cantico di pace, un cantico d‘amore. Chiunque si separa dalla comunione dei santi non canta il cantico nuovo: segue infatti la via dell‘animosità che è roba vecchia, non quella della carità, che è nuova. […] Dal quale testo si ricava che chi non canta nell‘unità con tutta la terra canta il cantico vecchio, qualunque siano le parole che pronunzi la sua bocca.” Così sant’Agostino, nella sua  esposizione sul salmo 149, spiega il senso di questo cantico.
Il testo rafforza ancor più l’aspetto laudativo integrando in esso porzione del cantico detto “dei tre giovani” che è possibile leggere nel libro del Profeta Daniele.
 
La musica
Un canto di lode, di festa, di gioia che si inserisce bene nella liturgia della quinta domenica di Pasqua, la quale prevede come antifona di ingresso proprio porzione del salmo 149.
Non è un canto “moscio”, ma neanche un canto dai ritmi forsennati: è un canto di lode.
Apprezzabile lo sforzo dell’autore di trasporre la metrica testuale delle strofe in metrica musicale: un eccellente esempio di studio per i molti che non sanno cantillare.
 
Quando e come utilizzarlo
Nel caso rituale specifico è un canto di ingresso, ma può benissimo inserirsi in altre celebrazioni, non esclusivamente eucaristiche, dove è forte la presenza del tema della gioia, della lode, del ringraziamento.
Si ponga attenzione alle indicazioni esecutive presenti in partitura con la suddivisione “pochi”, “tutti”, “solo”: il loro rispetto permetterà una partecipazione vera a tutti i livelli.
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 09-MAR-15
 

Chiesa Cattolica Italiana - Copyright @2005 - Strumenti Software a cura di Seed