Sussidio Pasqua 2015 - Ufficio liturgico nazionale | |||
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Ecco, io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo. Alleluia. Canto al Vangelo La domenica dellAscensione si celebra nel cuore del Tempo pasquale. I quaranta giorni trascorsi dai giorni della Passione sono stati ritmati dalle apparizioni di Gesù risorto alla comunità cristiana. Così ci testimonia lautore della prima lettura: «Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio» (At 1,3). La festa dellAscensione, infatti, non conclude il Tempo pasquale. Il Cero rimane acceso fino alla conclusione della Pentecoste. Gesù, infatti, ascende al Padre, per essere presente nella sua Chiesa sino alla fine dei tempi. La liturgia odierna ci invita a vivere questo mistero di glorificazione, non nella tristezza, ma nellesultanza. Così suggeriscono i testi liturgici: in questo giorno, la chiesa esulta di santa gioia perché la nostra umanità è innalzata fino ai cieli (colletta). Il Signore Gesù resterà con noi fino alla fine dei giorni (alleluia), Egli non si è separato da noi, ma ci ha preceduti per donarci la certezza che dove è lui, saremo anche noi (prefazio). Il tema dellattesa del ritorno di Gesù nella gloria è sempre presente nella liturgia cristiana, non solo nel tempo di Avvento, ma in ogni Eucaristia. Ogni domenica lassemblea è invitata a cantare, dopo la consacrazione, il Mistero della fede seguito dallacclamazione: Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice, annunciamo la tua morte Signore, nellattesa della tua venuta; oppure: Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nellattesa della tua venuta, oppure: Tu ci hai redenti con la tua Croce e risurrezione…. Dopo la riforma liturgica, il Messale di Paolo VI rende questo testo una acclamazione di tutta lassemblea: nel momento in cui la Chiesa vive la gioia della presenza di Dio nel mistero eucaristico, è invitata a sollevare lo sguardo verso il giorno del suo ritorno. In questo gioco di presenza e attesa, di pregustazione e compimento si svolge il cammino della Chiesa: essa cammina per i sentieri della storia, confortata dalla presenza del Signore Gesù, ma nello stesso tempo, vive nellattesa del compimento, quando anche noi saremo finalmente dove Lui è, alla destra del Padre. Mentre ci è data la gioia di gustare i divini misteri, Dio suscita in noi il desiderio della patria eterna, dove ha innalzato luomo accanto a sé nella gloria. Leucaristia è così conforto e desiderio, gioia e speranza. La liturgia ritma in tal modo il tempo dellattesa, e ogni domenica ci invita a sollevare lo sguardo per contemplare qual è la speranza a cui siamo chiamati e illuminare gli occhi della nostra mente per farci comprendere quale tesoro di gloria racchiude leredità dei santi a cui siamo chiamati (Ef 1,18). La domenica dellAscensione richiama in modo significativo anche al gesto dellelevazione. Generalmente, lo si intende come parte del momento della Consacrazione, mentre, nellOrdinamento Generale del Messale Romano, esso acquista particolare rilevanza al momento della dossologia che conclude la Preghiera eucaristica (cfr. OGMR n° 151). Dopo le parole dellIstituzione, infatti, le rubriche fanno riferimento solo ad una semplice presentazione dellostia consacrata e del calice (cfr. Messale pag. 402). Infine, ricordiamo che, nei giorni che vanno dallAscensione del Signore alla Pentecoste, la liturgia della Chiesa, nelle letture, negli inni, nelle antifone, ci fa percorrere un cammino di attesa verso levento della Pentecoste. Più che aggiungere un ulteriore tempo di preghiera, potrebbe essere opportuno valorizzare la preghiera della Liturgia delle Ore. |
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 24-MAR-15
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