Sussidio Quaresima Pasqua 2015 - Ufficio liturgico nazionale
22 febbraio
I domenica di Quaresima
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù anḍ nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
 
Acqua viva, che sgorga dal cuore della Samaritana che smette di attingere acqua putrida e stagnante dal pozzo della sua vita; acqua di tenerezza, che lava i piedi degli apostoli nel giorno dell’addio, imprimendo, nel loro cuore, l’immagine del vero Dio; acqua di amore, che scaturisce dal costato di Gesù crocifisso come balsamo per le nostre ferite e infermità; acqua del battesimo, che rigenera gli uomini a una vita nuova; acqua di grazia, con cui i fedeli vengono aspersi con volontà rinnovata di aderire al Risorto Signore. E’ quest’acqua la risposta pasquale al deserto quaresimale delle tentazioni. Il deserto… immagine della nostra vita precaria, informe, fragile, continuamente modellata, come le dune, dai venti del mondo, instabile e insicura in cui risuonano voci suadenti che indicano falsi miraggi. A noi la scelta: nascondere a noi stessi e agli altri la nostra fragilità, nutrendola di false sicurezze, di sottile dominio e di mondana vanità o nutrirla della verità dell’acqua del battesimo: siamo figli amati e benedetti, siamo familiari di Dio, siamo desiderati e voluti. Non è abbassando gli altri che troviamo il nostro vero valore, non sono le cose che fanno brillare i nostri occhi e il nostro volto, non è l’applauso a far gioire il cuore dell’uomo, ma la certezza che il Signore scommette su di noi, ci tiene per mano; nei suoi occhi vediamo il capolavoro di bellezza che possiamo diventare.
 
Il deserto non mi fa più paura.
Gesù cammina tra le dune della mia anima,
si china, raccoglie una manciata di sabbia e la fa scorrere tra le sue mani.
La mia fragile vita scorre sotto lo sguardo di Gesù,
è rinnovata dalla sue mani sante e benedicenti che non imprigionano, ma donano la vera libertà.
Deserto, in cui mi accarezza la brezza lieve e ristoratrice del Vangelo,
in cui un’oasi di pace, nel silenzio, mi accoglie e mi rassicura.
Immergo il cuore nel nuovo Giordano, che è Cristo,
mi immergo, e rinasco alla vita, vincitore con Lui.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 17-FEB-15
 

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