Internet rischia di delineare una nuova identità dei giovani separandoli dal calore del dialogo e dellincontro provocando in loro una sorta di lobotomia dellanima, la vita, invece, «è molto più di quanto appaia su uno schermo». È quanto ha affermato allarcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, ai microfoni della Radio vaticana. «I giovani - ha detto - sono grandi fruitori, ormai, della rete informatica. Sono anche consumatori di televisione, di questi mezzi che stanno sagomando, un po, la loro identità e il loro profilo. E in verità, questa strada così semplice, così facile, ha dei grandi rischi, continuamente in agguato. Soprattutto, il rischio fondamentale di perdere il calore del dialogo e dellincontro interpersonale». Il presule ha individuato i limiti di un uso pervasivo di Internet nel sistema di relazioni umane: «Si è persino usato - da parte di studiosi di questi fenomeni - lespressione di lobotomia dellanima: questi mezzi cercano di ritagliare degli spazi entro i quali collocare la persona, escludendo tutto ciò che non appartiene al loro progetto, che tante volte è un progetto squisitamente commerciale». E ancora, ha rilevato larcivescovo, «gli studiosi dei media dicono che probabilmente non abbiamo ancora raggiunto tutte le capacità che questi mezzi hanno».