Occorre introdurre nel nostro ordinamento legislativo lapologia di reato riferita alla pedofilia e alla pedopornografia culturale, sanzionando chi vorrebbe far credere normale ciò che comunemente viene percepito come aberrante. Lo hanno chiesto Franco Mugerli Presidente del Copercom - coordinamento delle associazioni per la comunicazione - e Don Fortunato di Noto Presidente dellAssociazione Meter nel corso dellaudizione resa ieri presso la II Commissione Giustizia della Camera dei deputati nellambito dei disegni di legge recanti disposizioni in materia di pedofilia. Il Copercom approva che in alcuni progetti allesame della Commissione il reato di pedofilia culturale venga inserito tra i delitti contro lordine pubblico, quale apologia di reato. In questo modo - ha spiegato Franco Mugerli - si vogliono colpire anche tutte quelle associazioni che su Internet e per altre vie difendono e legittimano i rapporti sessuali tra adulti e minori. Il Presidente del Copercom ha inoltre denunciato la mancanza di programmi di informazione e prevenzione, indispensabili per unefficace tutela dei minori e per contrastare labuso delle moderne tecnologie, in particolare Internet, quali veicoli di pornografia infantile. Ciò contribuirebbe allo sviluppo di una sana cultura finalizzata alla crescita e alleducazione dei minori. Anche Don Fortunato Di Noto, a nome dellAssociazione Meter aderente a Copercom e in prima linea nella lotta alla pedofilia via Internet, ha sottolineato limportanza che venga introdotto il reato di pedofilia culturale che ha definito unemergenza sociale. E un passaggio fondamentale - ha spiegato - per contestare lemergente fenomeno di quella tanto perversa e insidiosa quanto raffinata cultura che tende a fare normalizzare la pedofilia, attraverso una subdola azione culturale fondata sulla giustificazione e sulla tolleranza di tale comportamento sessuale. Don Fortunato Di Noto ha definito di rilevante importanza e fortemente condivisibili alcune proposte tra le quali la previsione delladescamento come nuovo reato, lampliamento della fattispecie del reato di corruzione di minorenne punendo anche chi sottopone alla visione di un minore immagini e filmati pornografici o pedopornografici. Ha infine auspicato la previsione di un Fondo di Garanzia che provveda a risarcire le vittime dei reati di natura sessuale che ne facciano richiesta.