UNESU - Ufficio Nazionale per l'educazione, la scuola e l'universita'
Quando il giorno era una freccia
Papa Francesco - Gli anni nel mondo della scuola - La testimonianza educativa


Prefazione
Cardinale Zenon Grocholewski
Prefetto della Congregazione per l‘Educazione Cattolica
 
 
È appena passato poco più di un anno dall’elezione a Vescovo di Roma di Jorge Mario Bergoglio e già emerge con chiarezza dal suo ministero di pastore della Chiesa universale la centralità riservata alla sfida educativa, per la quale egli non cessa di chiamare a raccolta la famiglia, primo luogo educativo alla vita e alla fede, la scuola che apre la mente e il cuore alla realtà, e la Chiesa stessa che è madre e maestra.
Il sogno di Papa Francesco è quello di vedere i genitori con tutti gli educatori e le educatrici ben coscienti ed appassionati nel vivere la comune formidabile vocazione verso le nuove generazioni. Per essi, il Papa disegna un orizzonte di speranza, ricordando che “educare non è un mestiere, ma un atteggiamento, un modo di essere; per educare bisogna uscire da se stessi e stare in mezzo ai giovani, accompagnarli nelle tappe della loro crescita mettendosi al loro fianco”. Perciò, lancia a tutti un caloroso appello: “Donate loro speranza, ottimismo per il loro cammino nel mondo. Insegnate a vedere la bellezza e la bontà della creazione e dell’uomo, che conserva sempre l’impronta del Creatore. Ma soprattutto siate testimoni con la vostra vita di quello che comunicate. Un educatore trasmette conoscenze, valori con le sue parole, ma sarà incisivo sui ragazzi se accompagnerà le parole con la testimonianza, con la sua coerenza di vita. Senza coerenza non è possibile educare!” (cf. Discorso agli studenti delle scuole gestite dai Gesuiti in Italia e Albania, 7 giugno 2013).
Per questa avvincente impresa educativa, Papa Francesco fa molto affidamento sulla responsabilità della scuola, per la quale dichiara apertamente il suo amore privilegiato. Egli ama la scuola perché è stata educato ad amarla; perché lo ha aperto alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti e delle sue dimensioni; perché essa è luogo che gli ha fatto incontrare la ricchezza della diversità di persone, di culture, di origini, di età, di capacità; perché lo ha aiutato a sviluppare il senso del vero, del bene e del bello (cf Discorso ai docenti e studenti delle scuole italiane, 10 maggio 2014).
In particolare, gli sta a cuore il contributo originale che può dare la scuola cattolica, la quale per la sua identità ha l’obbiettivo di aiutare gli studenti a trovare Dio in tutte le cose, portarli a scoprire la propria vocazione umana e la propria missione nella vita, al fine di servire gli altri, le proprie famiglie, la società e il paese, sostenuti da riflessioni e da azioni degne della persona umana, imparando a discendere ciò che è buono, per se stessi e per gli altri.
Viene spontaneo domandarsi da dove deriva a Papa Francesco questa passione educativa. Il presente libro ci dà un’approfondita risposta rivisitando gli anni che Jorge Mario Bergoglio ha trascorso nel mondo della scuola come studente e docente (Parte I), nonché la testimonianza del suo ministero pastorale vissuto con un spiccato interesse educativo (Parte II). L’itinerario a ritroso, che l’autore Roberto Alborghetti ripercorre con la penna agile, testimonia che l’educazione è la ricchezza di un patrimonio ricevuto dall’amore di molte persone, da incontri e luoghi sempre nuovi, dall’accoglienza conviviale delle differenze, per introdursi nella realtà e costruire il futuro - come ha affermato l’allora Arcivescovo di Buenos Aires - da “cittadini solidali, dotati di senso storico e collettivo della comunità, responsabili, che conoscono le radici della propria identità e siano coscienti del destino comune del proprio popolo” (1° settembre 1999).
Ritengo, pertanto, che questa pubblicazione, voluta dall’AGeSC per celebrare i suoi fecondi 40 anni della fondazione, sia un bel dono non solo per i genitori delle scuole cattoliche, ma anche per tutti coloro che sentono l’attuale “emergenza educativa” come “periferia” alla quale andare incontro con “speranza ostinata”.
 
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 30-LUG-14
 

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