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Ucraina, nonostante le difficoltà cresce l‘impegno per la comunicazione sociale


Anche l‘Ucraina subisce sempre più il fascino dei media. Secondo una recente statistica, un bambino ucraino parla ogni giorno 21,5 minuti con la mamma, 7 minuti con il padre, mentre può vedere in televisione ogni settimana 15.000 scene di violenza. L‘Ucraina è, dopo la Russia, la nazione più popolata tra quelle nate dal crollo dell‘Unione Sovietica; il paese conta infatti 45.994.287 abitanti (2008). La religione prevalente è quella cristiana ortodossa (67%, che fa capo sia al patriarcato di Mosca, sia a quello di Kiev), seguita da quella cattolica (uniate). Sono inoltre presenti ebrei, musulmani e protestanti.
Proficua collaborazione. I media possono essere un nuovo "areopago" da cui evangelizzare nel terzo millennio. Per questo motivo è sorto il 31 marzo 2001 il Centro mediale cattolico a Kiev. "Il compito di questo centro - spiega il direttore, padre Pavlo Vyshkovskyy - è di far conoscere, attraverso i mass-media, la vita della Chiesa cattolica, informando la popolazione ucraina in modo obiettivo sulla vita dei cattolici in Ucraina e nel mondo. La cooperazione con i centri d‘informazione ucraini permette di spiegare le varie problematiche relative ad associazioni sociali, cittadine, statali e internazionali". Il Centro collabora attivamente nella produzione di vari programmi educativi sia per la televisione sia per la radio. "Solo l‘anno scorso - ricorda padre Vyshkovskyy - abbiamo distribuito più di 3500 libri contro l‘aborto nelle varie regioni ucraine risvegliando anche nelle altre confessioni l‘impegno per la tutela della vita".
Un giornale per bambini. "Il Centro mediale cattolico - chiarisce padre Vyshkovskyy - non coordina solo i media cattolici delle diocesi ucraine, ma produce anche autonomamente materiale informativo di vario tipo (cassette audio e video, libri tematici, pagine web)". Tra gli altri prodotti, da ricordare è la rivista a colori per bambini "Vodograj" distribuita dalle parrocchie cattoliche e greco-cattolica in Ucraina, Bielorussia, Russia, Moldavia e Kazakistan. "Abbiamo iniziato stampando 800 copie in bianco e nero - ricorda padre Vyshkovskyy -. Fino al 2005 abbiamo distribuito 4000 copie in tutte le parrocchie romano-cattoliche in Ucraina. Ora ci stiamo sforzando di allargare la rete di distribuzione del giornale anche alle parrocchie greco-cattoliche e ortodosse. Da gennaio 2007 abbiamo cominciato ad inviarlo anche alle scuole statali quale proposta d‘aiuto per l‘educazione all‘etica della fede". 200 scuole hanno accettato la proposta e ricevono ogni mese il giornale." Questa iniziativa ha fatto sì che la tiratura del giornale è aumenta da 4mila a 14mila copie e sta crescendo sempre di più. "Metà di queste copie - afferma il sacerdote - sono stampate in lingua russa ed inviate in tutta l‘ex Unione Sovietica ai bambini che non conoscono Dio. In più inviamo gratuitamente circa 500 copie che a 20 orfanotrofi dove più di 200 bambini possono leggerla. Inoltre, i bambini possono comunicare fra di loro attraverso il sito internet Vodograj".
"Credo". Padre Pavlo parla anche del programma radiofonico "Credo", in onda in Ucraina dal 18 maggio 1997: "Il fortunato orario di programmazione (tutte le domeniche) e l‘inserimento nel primo canale radiofonico nazionale hanno fatto sì che questo programma diventasse ben presto il più importante della Chiesa cattolica". Infatti, "la difficile situazione economica di molti ucraini, la mancanza di corrente in tante case fanno sì che la stazione radiofonica sia l‘unico mezzo d‘informazione. Specialmente negli ospedali, in molti orfanotrofi, carceri e caserme". "Fino a settembre 2003 i programmi venivano registrati nelle strutture della radio nazionale - spiega il sacerdote -. Da 5 anni abbiamo allestito un locale nel Centro mediale cattolico dove registriamo il programma radiofonico e anche i telegiornali della Radio Vaticana in lingua polacca e ucraina".
Un uso intelligente. Il Centro ha anche aperto una scuola per l‘uso "intelligente" dei mass-media alla quale hanno partecipato negli ultimi due anni 1800 persone: studenti, insegnanti, medici i quali in tre mesi hanno imparato il giusto utilizzo di internet, il riconoscere la tipologia di film e programmi televisivi. Uno dei frutti di questa scuola, racconta padre Vyshkovskyy, "è stata la nascita dell‘associazione ‘Cuori puri‘, lo scorso anno". Anche se l‘Ucraina è all‘87° posto nel mondo per i collegamenti internet, il Centro mediale cattolico ha realizzato 6 siti web. Fra questi, c‘è una pagina web per la televisione dei giovani, una biblioteca virtuale con documenti e letteratura cattolica in lingua ucraina per catechisti e educatori. "Molto importante - sottolinea il sacerdote - è la sezione dedicata all‘informazione, sia per le agenzie di stampa, sia per tutte le persone che registrandosi possono ricevere via e-mail tre volte alla settimana informazioni sulla Chiesa cattolica del nostro paese. Grazie, poi, all‘aiuto di benefattori possiamo inviare su tutti i canali televisivi ucraini le Sante Messe di Natale e di Pasqua trasmesse dal Vaticano".


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 13-GEN-09
 

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