Patri, tibi, Paráclito
sit æqua, Iesu, glória,
qui nos crucis victória
concédis usque pérfrui. Amen.
Ant. All’ora nona, Gesù gridò a gran voce:
Dio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
SALMO 39, 2-14. 17-18
Ho sperato: ho sperato nel Signore †
ed egli su di me si è chinato, *
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha tratto dalla fossa della morte, *
dal fango della palude;
i miei piedi ha stabilito sulla roccia, *
ha reso sicuri i miei passi.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, *
lode al nostro Dio.
Molti vedranno e avranno timore *
e confideranno nel Signore.
Beato l’uomo che spera nel Signore †
e non si mette dalla parte dei superbi, *
né si volge a chi segue la menzogna.
Quanti prodigi hai fatto, Signore Dio mio, †
quali disegni in nostro favore! *
Nessuno a te si può paragonare.
Se li voglio annunziare e proclamare *
sono troppi per essere contati.
Sacrificio e offerta non gradisci, *
gli orecchi mi hai aperto.
Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. *
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
Sul rotolo del libro, di me è scritto *
di compiere il tuo volere.
Mio Dio, questo io desidero, *
la tua legge è nel profondo del mio cuore».
Ho annunziato la tua giustizia
nella grande assemblea; *
vedi, non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
Non ho nascosto la tua giustizia in fondo al cuore, *
la tua fedeltà e la tua salvezza ho proclamato.
Non ho nascosto la tua grazia *
e la tua fedeltà alla grande assemblea.
Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia, *
la tua fedeltà e la tua grazia
mi proteggano sempre,
poiché mi circondano mali senza numero, †
le mie colpe mi opprimono *
e non posso più vedere.
Sono più dei capelli del mio capo, *
il mio cuore viene meno.
Dégnati, Signore, di liberarmi; *
accorri, Signore, in mio aiuto.
Esultino e gioiscano in te quanti ti cercano, †
dicano sempre: «Il Signore è grande» *
quelli che bramano la tua salvezza.
Io sono povero e infelice; *
di me ha cura il Signore.
Tu, mio aiuto e mia liberazione, *
mio Dio, non tardare.
SALMO 53, 3-6. 8-9
Dio, per il tuo nome, salvami, *
per la tua potenza rendimi giustizia.
Dio, ascolta la mia preghiera, *
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca;
poiché sono insorti contro di me gli arroganti †
e i prepotenti insidiano la mia vita, *
davanti a sé non pongono Dio.
Ecco, Dio è il mio aiuto, *
il Signore mi sostiene.
Di tutto cuore ti offrirò un sacrificio, *
Signore, loderò il tuo nome perché è buono;
da ogni angoscia mi hai liberato *
e il mio occhio ha sfidato i miei nemici.
SALMO 87
Signore, Dio della mia salvezza, *
davanti a te grido giorno e notte.
Giunga fino a te la mia preghiera, *
tendi l’orecchio al mio lamento.
Io sono colmo di sventure, *
la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, *
sono come un uomo ormai privo di forza.
È tra i morti il mio giaciglio, *
sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo *
e che la tua mano ha abbandonato.
Mi hai gettato nella fossa profonda, *
nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno *
e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.
Hai allontanato da me i miei compagni, *
mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo; *
si consumano i miei occhi nel patire.
Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *
verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti? *
O sorgono le ombre a darti lode?
Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *
la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *
la tua giustizia nel paese dell’oblio?
Ma io a te, Signore, grido aiuto, *
e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi, *
perché mi nascondi il tuo volto?
Sono infelice e morente dall’infanzia, *
sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira, *
i tuoi spaventi mi hanno annientato,
mi circondano come acqua tutto il giorno, *
tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti, *
mi sono compagne solo le tenebre.
Ant. All’ora nona, Gesù gridò a gran voce:
Dio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
LETTURA BREVE Is 53, 6-7
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.
V. Mi hai fatto entrare nelle tenebre
R. come chi è morto da gran tempo.
ORAZIONE
Guarda con amore, Padre, questa tua famiglia, per la quale il Signore nostro Gesù Cristo non esitò a consegnarsi nelle mani dei nemici e a subire il supplizio della croce. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.