«Rimani con noi, Signore, perché si fa sera (cf. Lc 24,29). Fu questo linvito accorato che i due discepoli, incamminati verso Emmaus la sera stessa del giorno della risurrezione, rivolsero al Viandante che si era ad essi unito lungo il cammino. Carichi di tristi pensieri, non immaginavano che quello sconosciuto fosse proprio il loro Maestro, ormai risorto. Sperimentavano tuttavia un intimo ardore, mentre Egli parlava con loro spiegando le Scritture. La luce della Parola scioglieva la durezza del loro cuore e apriva loro gli occhi. Tra le ombre del giorno in declino e loscurità che incombeva nellanimo, quel Viandante era un raggio di luce che risvegliava la speranza ed apriva i loro animi al desiderio della luce piena. Rimani con noi, supplicarono. Ed egli accettò. Di lì a poco, il volto di Gesù sarebbe scomparso, ma il Maestro sarebbe rimasto sotto i veli del pane spezzato, davanti al quale i loro occhi si erano aperti» (Giovanni Paolo II, Mane nobiscum Domine 1).
Japoco Carrucci, più noto come il Pontormo, con il suo stile artistico inconfondibile colloca lepisodio evangelico in un tempo che appare come sospeso. Il gesto benedicente di Gesù, posto frontalmente al centro del dipinto che presenta uno sfondo scuro e profondo, attira immediatamente lattenzione dello sguardo. Al realismo degli oggetti e del pane posti sulla tavola fa da contrappunto latmosfera che caratterizza lintero dipinto. I discepoli non hanno ancora riconosciuto nel viandante che aveva percorso con loro un tratto di strada Gesù Risorto.
Lartista raffigura invece proprio listante in cui Gesù sta per spezzare il pane e in cui si aprirono loro gli occhi e riconobbero il Signore. Lapparizione miracolosa di Gesù incontra perciò i gesti ordinari dei personaggi implicati nella scena. I due discepoli sono seduti su semplici sgabelli di legno ed hanno i piedi nudi. Uno di loro è intento a versare del vino in un calice di vetro, laltro si accinge a tagliare il pezzo di pane che ha in mano. Sono presenti anche altri personaggi, alcuni monaci certosini, che assistono alla scena che avviene sotto lo sguardo divino, poiché nello spezzare il pane la luce soprannaturale della verità raggiunge i discepoli.
Il verismo voluto dallartista incontra la solenne e raffinata gestualità del Cristo che fissa losservatore e lo coinvolge nella sua azione, rendendo contemporaneo a tutte le generazioni cristiane levento salvifico e chiamando a raccolta, attorno a quella mensa, anche i discepoli delle future generazioni.
Ancora oggi la Chiesa prega perché nella fractio panis possa riconoscere il Cristo crocifisso e risorto che apre il cuore dei suoi discepoli allintelligenza delle Scritture e si rivela ai suoi nellatto dello spezzare il pane (cf. Preghiera Colletta). Tra le prove, le tribolazioni e le persecuzioni della storia la Chiesa fa esperienza dellincontro con il Risorto che riconosce lungo il cammino che condivide con lumanità intera e, confortata dalla sua presenza, si rivolge al suo Signore nella preghiera: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno già volge al declino» (Lc 24,29).