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Cattiva tv, due anni di arretrati!


Film con scene aggressive o volgari an­dati in onda a qualsiasi orario. Fiction o serie tv che affrontano temi scabrosi in prima serata. Programmi di intratteni­mento che spettacolarizzano il dolore o pro­pongono stili di comportamenti morbosi. Telegiornali e trasmissioni d’informazione che si cimentano in carrellate degli orrori nel cuore del pomeriggio o all’ora di cena. Sono stati due anni di cattiva tv per i più pic­coli quelli che raccontano le segnalazioni ar­rivate dal 2012 ad oggi al Comitato Media e Minori. Fascicoli di una giungla televisiva che rappresentano l’arretrato dell’organi­smo chiamato a controllare sul corretto rap­porto fra tv e ragaz­zi in Italia. Perché fi­no alla scorsa setti­mana il Comitato è rimasto congelato per la scadenza del mandato dei suoi componenti e per i veti incrociati che ne avevano blocca­to il rinnovo. Adesso che torna a funzionare, dovrà passare al vaglio gli episodi di televisione dannosa per i baby spettatori che si sono ac­cumulati sulle scrivanie dell’organismo. E si comincerà oggi nella prima seduta dove, fra i punti all’ordine del giorno, è inserito anche l’analisi delle ipotesi di violazione. In tutto sono 176 i casi indicati al gruppo di vigilan­za dal pubblico e dalle associazioni degli u­tenti. A cui si aggiungono 30 segnalazioni di trasmissioni di lotto, cartomanzia e chat e­rotiche andate in onda sui canali minori sa­tellitari e del digitale terrestre. Certo, una parte finirà sotto la scure della prescrizione. Con buona pace delle famiglie che si erano rivolte al Comitato. E col sollievo delle e­mittenti che di fatto non potranno essere sanzionate per palinsesti costruiti sull’onda del business e a scapito dei ragazzi. Nei due anni di serrata dell’organismo è Me­diaset che conquista il maggior numero di segnalazioni di programmi nocivi per i più piccoli: 76 nel complesso. La Rai ha sulle spalle 59 casi sospetti, seguita da Sky con 16. Per il gruppo La7 i programmi finiti nel mi­rino sono 6. Identica la cifra per il pacchet­to Discovery che comprende Real Time, Gial­lo, Frisbee e Dmax. La rete che ha il primato di casi presentati al Comitato è Italia 1 con 30 trasmissioni. Al secondo posto si colloca Canale 5 che fa i conti con 20 segnalazioni. Terzo posto per Raiuno con 16 programmi. A seguire Raidue (15), Raiquattro (15), Iris di Mediaset (13), Cielo di Sky (12) e Raitre (10). Nessun genere tv è immune dai palinsesti i­nadatti ai ragazzi. Il segmento più a rischio è quello delle pellicole e delle fiction che rac­coglie 124 segnalazioni. Il network con il re­cord di casi su questo fronte è Italia 1 (24). Ed è affiancato da Raiquattro (15), Raidue (14), Iris (13). Anche l’intrattenimento può diventare un potenziale pericolo come di­mostrano le 40 trasmissioni che l’organismo dovrà valutare. L’emittente che ne ha man­date in onda di più è Canale 5 (12 segnala­zioni). Poi ci sono Raiuno (6) e Raitre e Cie­lo (5). Sul versante dell’informazione i casi sono 12 di cui 3 a testa per Raiuno e Canale 5. Se il Comitato stabilità che i programmi «denunciati» dalle famiglie non sono ri­spettosi dei più piccoli, il testimone passerà all’Authority per le garanzie nelle comuni­cazioni che ha il compito di infliggere le mul­te alle reti.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 30-OTT-13
 

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