Mi chiamo Irene, ho 25 anni, frequento la Specialistica di Scienze Politiche alluniversità di Napoli e faccio parte del Movimento dei Focolari.
Come si vive e cresce la fede in un movimento? «A nulla varrà tutto ciò che farai se la tua vita non sarà Amore: occorre che tu ami come ha amato la Madre Maria. Senti come creatura a te affidata chi ti passa accanto, anche per un solo istante»: sono le parole di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento. La mia fede trova ispirazione nelle sue parole e nei suoi insegnamenti. Sono una gen. Gen sta per generazione nuova: giovani che vivono lIdeale, cioè amare Dio e per Lui il prossimo, e desiderano inondare di questamore tutti, senza esclusioni! Partendo dalle piccole azioni quotidiane nellattimo presente, possiamo rendere lumanità sempre più una sola famiglia, nel rispetto dellidentità di ciascuno. Come? «Ama: in treno e per via, in casa o al lavoro, se sei infermo o sano, ama in ogni momento della tua vita: quanto puoi fare in questo istante, non puoi più farlo dopo, perché quel momento sarà passato». Allora perché non provarci? Mi meraviglio sempre di più di come questamore sia capace di penetrare in tutti gli aspetti e ambiti della vita, che spesso potremmo considerare distanti fra loro, dalla nostra formazione al lavoro, dalla vita fisica alla cura degli ambienti, dalla comunione dei beni e dei talenti alle nostre relazioni…tutto può essere ununica espressione damore, non facile e immediata da vivere. È un cammino impegnativo, ma è una continua e bella ricerca, in armonia con Lui. È un allenamento che mi piace! Sento che mi fa crescere: mi aiuta a stare, con realismo e umiltà, nella società e nella Chiesa che ho scelto di servire e costruire, impegnandomi in parrocchia e a livello diocesano con la PG e il Progetto Policoro. Inizialmente non nascondo che ho avuto molte difficoltà a conciliare queste due realtà, movimento e impegni pastorali, ma le sentivo entrambe in me. Lessere gen, radicata in Lui, mi spinge ad avere un cuore e uno sguardo aperto verso le varie realtà ecclesiali e non, condividendo e valorizzando i carismi di ciascuno in percorsi comuni…unavventura unica, non sempre facile da attuare, ma per la quale vale la pena spendersi!
I buoni propositi per il tempo di Avvento? Papa Francesco continua a suggerirci che lesperienza dellincontro con Gesù «non può rimanere rinchiusa» nella nostra vita «o nel piccolo gruppo della parrocchia, del movimento, della comunità. Sarebbe come togliere l‘ossigeno a una fiamma che arde». È ciò che avverto e desidero coltivare in questo tempo di Avvento: non unattesa passiva e vissuta in privato, ma unattesa fatta di gesti semplici e attenzioni concrete. Al ritorno da Rio de Janeiro ad esempio - sono stata lì per la GMG - ho conosciuto proprio nel mio quartiere una ragazza in carrozzina, una nuova amica con cui ho condiviso con gioia questa meravigliosa esperienza. Si sono aperti i nostri cuori e una Luce è nata tra noi: lamore reciproco ha reso presente Gesù. Anche se non sono perfetta, faccio tanti sbagli, so che posso nel mio piccolo essere una piccola Maria, che offre Gesù al mondo.