SNEC - Una chiesa al mese | |||
|
|||
|
|||
Il progetto vincitore del concorso vedeva una forte relazione tra lo spazio pubblico (il sagrato civico) e lo spazio liturgico, articolati attorno alla cerniera urbana del battistero , elemento consolidato nella tradizione ambrosiana e nei paesaggi urbani padani. Il battistero, di fatto, sostituiva la presenza di una facciata, mentre lingresso allaula era previsto mediante un sagrato coperto avvolgente laula, che portava a un ingresso sul lato opposto al battistero [8]. Gli altri elementi caratterizzanti lo spazio liturgico erano laltare nellabside, un ambone spazioso proiettato verso lassemblea, una cappella feriale autonoma con funzione di custodia eucaristica. Il passaggio al progetto definitivo e realizzato ha implicato un ripensamento distributivo sia delle trame urbane , sia dello spazio liturgico, che tuttavia non stravolge le intuizioni originarie sulla base delle quali era stato aggiudicato il concorso. La chiesa è concepita come un perimetro murario compatto, che accoglie al suo interno un recinto ligneo sospeso, che delimita lo spazio dellassemblea. La pedana del presbiterio è disposta frontalmente, ma fa parte essa stessa dellinvaso unitario - per spazialità, luce e materiali - che accoglie lintera assemblea. Senza interposizione di pareti un ‘velabro ligneo raccoglie sotto di sé il vero e proprio spazio della celebrazione, quasi custodendone la voce, le vibrazioni, il respiro. Così l‘assemblea liturgica si presenta trasparente seppure separata, aperta eppure ben definita. (Petrini 2000). Per i progettisti Si voleva ottenere allinterno della chiesa una ‘tensione tranquilla, un senso di accoglienza quasi domestica, ma nello stesso tempo non rinunciare a quel senso di mistero che è nella tradizione degli edifici del ‘sacro (Contini et alii 2000). Sulla pedana plenaria del presbiterio si dispongono i poli liturgici principali; la pedana è isolata rispetto allambulacro perimetrale da una bassa schermatura, posta in continuità con il soprastante recinto sospeso. La mensa , al centro, è direttamente illuminata dal lucernario aperto nella copertura piana superiore. Lambone è ampio, proteso verso i fedeli, e realizzato mediante unintelaiatura metallica, con una scelta che fa prevalere la corporeità del lettore sulla massività dei materiali edilizi, soluzione legata alla tradizione razionalista milanese (si vedano gli amboni di Mangiarotti e Morassutti a Baranzate, o quelli realizzati da Enea Manfredini). La sede, anchessa di sobrio design, è posta dalla parte opposta allambone. Lassemblea ha disposizione frontale, e solo le panche del coro hanno orientamento avvolgente attorno allaltare: la percezione della centralità dellaltare è data soprattutto dalla ricerca spaziale e luministica, enfatizzate dal velabro sospeso unificante. Il luogo della custodia eucaristica è alle spalle dellaltare, in una cappella autonoma oltre la schermatura di fondo del presbiterio; la comunicazione percettiva tra laula e la cappella è garantita da una vetrata , ma il tabernacolo non è né visibile né accessibile dallaula stessa. Tale aspetto presenta una criticità, in quanto durante le funzioni per accedere al tabernacolo è necessario uscire dallaula e passare attraverso un disimpegno per entrare nella cappella eucaristica. Per realizzare una visibilità almeno indiretta da parte dellassemblea è stata sospesa una lampada sopra la vetrata del tabernacolo, oltre lo schermo presbiteriale. Il battistero gioca un ruolo decisivo sia nellassetto tipologico, sia nello spazio liturgico: il cilindro è un volume autonomo rispetto al recinto della chiesa, ma ben connesso visivamente e funzionalmente con larea antistante il presbiterio, dal lato dellambone . Il volume battesimale prende luce dallasola perimetrale di copertura e da una croce che attraversa la muratura, aperta verso la piazza. Agli angoli dellaula sono sistemati quattro spazi per la confessione, dalla forma di piccoli vani accessibili dallambulacro perimetrale e illuminati da feritoie esterne. Le pareti laterali dellaula sono articolate in una sequenza di tre vani aperti per lato, che possono assumere funzione di cappelle laterali, adattabili per immagini devozionali: si tratta di spazi bassi, illuminati da una feritoia centrale. Un organo a canne è stato recentemente sistemato allangolo destro del recinto sospeso, nella zona in cui si dispone il coro. |
|||
|
|||
Ultimo aggiornamento di questa pagina: 03-GIU-14
|
|||
Chiesa Cattolica Italiana - Copyright @2005 - Strumenti Software a cura di Seed
|