SNEC - Una chiesa al mese
Il progetto liturgico
I poli liturgici di ambone e altare, avvolti dall'emi-abside
I poli liturgici di ambone e altare, avvolti dall'emi-abside


La disposizione fortemente longitudinalizzata dell’aula necessita un testata con valori, volumi e temi adeguatamente commisurati alla tensione prospettica dell’edificio. La navata trova il suo coronamento nell’emi-abside in cui sono collocati i poli liturgici delle due mense, quella dell’Eucaristia (altare) e quella della Parola (ambone), che con una propria forza massiva costruiscono uno spazio articolato , non schiacciato dalla lunga prospettiva della navata, e a cui lo schermo di fondo a due valve, staccate superiormente dal tetto, dà ulteriore respiro. Non si tratta, quindi, di un semplice presbiterio plenario, ma dall’accostamento dinamico di due poli di attrazione, di due ‘centri di gravità’, la cui individualità funzionale e iconica è fortemente percepibile, pur nella prossimità fisica del piccolo spazio della chiesa.
L’area presbiteriale ha certamente valenza di terminale dell’asse della chiesa, ma - grazie a una sorta di “effetto di tangenza” (Quintelli 2009, p. 88) - consente l’apertura dell’assemblea verso una dimensione ulteriore. Seppur non avvolti dall’assemblea, i poli liturgici principali sono assai prossimi ai fedeli, e sono elementi fortemente focalizzanti.
 
L’altare  è un elemento trilitico in pietra, posto su un presbiterio rialzato di un solo gradino. Di fronte all’altare si apre l’asse centrale  dell’assemblea.
Un blocco lapideo sbozzato, quasi un masso erratico orizzontale, è il basamento per la struttura dell’ambone, dispiegata parallelamente all’asse longitudinale dell’edificio e protesa verso l’assemblea: sulla parte anteriore della lastra è posto il blocco che costituisce il leggio, mentre nella parte posteriore è collocata la colonna che porta la croce. L’insieme della “macchina rituale” dell’ambone focalizza percettivamente l’aula ed è un richiamo forte - anche a riposo - al rapporto tra Parola e Croce nel peregrinare del popolo in cammino. L’ambone si protende verso l’assemblea nella sua compattezza, sul ‘pieno’ dei banchi dei fedeli, compresi tra l’asse ‘peregrinante’ - principale, ma tangente - e l’asse distributivo centrale.
Il tabernacolo è posto in immediata prossimità - anzi, in stretta aderenza - con l’area presbiteriale, ma evita la sovrapposizione di segni tra l’atto della celebrazione eucaristica alla mensa e la conservazione delle specie consacrate. Lo spazio della custodia eucaristica è quindi una presenza nettamente sensibile fin dall’ingresso, ma non direttamente visibile, presentandosi come un invito alla ricerca, alla sosta, all’adorazione, allestito con un semplice tabernacolo a parete, di fronte a cui è posto un inginocchiatoio per l’adorazione personale. La cappella laterale è invece dedicata alla devozione mariana.
La sede del presidente è un seggio ligneo appoggiato al lato destro dell’abside, come pure in legno sono le panche per i fedeli e tutti gli arredi della chiesa, quali la credenza, gli sgabelli per i ministranti, le sedute perimetrali, i due altari (eucaristico e mariano), la cornice della pergamena di fondazione, lo scaffale per la musica e per la consolle dell’organo. Per i fedeli sono state progettate e realizzate panche lignee continue, che materializzano la corporeità dell’assemblea anche al di fuori delle funzioni, e che costituiscono un invito alla coesione della comunità.
Trattandosi di chiesa sussidiaria, San Luca non è dotata di fonte battesimale, prerogativa delle sole chiese parrocchiali: un “luogo di riferimento battesimale”è tuttavia evocato dalla lastra lapidea in pietra di Cassio , addossata alla controfacciata e illuminata da un proprio lucernario; la posizione, la luce spiovente (in quanto photisterion), la prossimità dell’acquasantiera e la materialità della pietra (richiamo ad un eventuale fonte lapide) indicano tuttavia esplicitamente il luogo-memoriale dell’iniziazione cristiana, al momento non realizzabile per ragioni istituzionali. Ove, in futuro, San Luca possa essere eretta in parrocchia, lo spazio battesimale sarà già predisposto in modo integrato con il sistema degli accessi, con la navata e con gli altri poli liturgici.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 03-GIU-14
 

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