Liturgia delle ore - Anno C (2012-2013) | |||
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Invitatorio V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua lode. Ant. Il Signore è veramente risorto, alleluia. Il Salmo 94 può essere sostituito con il salmo 99 o 66 o 23; se questo ricorresse anche nellUfficio del giorno, si reciterà al suo posto il salmo 94, omesso allInvitatorio. SALMO 94 Invito a lodare Dio Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «questoggi» (Eb 3, 13). Venite, applaudiamo al Signore, * acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, * a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.). Poiché grande Dio è il Signore, * grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua mano sono gli abissi della terra, * sono sue le vette dei monti. Suo è il mare, egli lha fatto, * le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.). Venite, prostràti adoriamo, * in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, * il gregge che egli conduce (Ant.). Ascoltate oggi la sua voce: † «Non indurite il cuore, * come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: * mi misero alla prova, pur avendo visto le mie opere (Ant.). Per quarantanni mi disgustai di quella generazione † e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, * non conoscono le mie vie; perciò ho giurato nel mio sdegno: * Non entreranno nel luogo del mio riposo» (Ant.). Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen (Ant.). Ant. Il Signore è veramente risorto, alleluia. V. O Dio, vieni a salvarmi. R. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. Questa introduzione si omette quando si comincia l‘Ufficio con l‘Invitatorio. INNO Ecco il gran giorno di Dio, splendente di santa luce: nasce nel sangue di Cristo laurora di un mondo nuovo. Torna alla casa il prodigo, splende la luce al cieco; il buon ladrone graziato dissolve lantica paura. Gli angeli guardano attoniti il supplizio della croce, da cui linnocente e il reo salgono uniti al trionfo. O mistero insondabile dellumana redenzione: morendo sopra il patibolo Cristo sconfigge la morte. Giorno di grandi prodigi! La colpa cerca il perdono, lamore vince il timore, la morte dona la vita. Irradia sulla tua Chiesa la gioia pasquale, o Signore, unisci alla tua vittoria i rinati nel battesimo. Sia lode e onore a Cristo, vincitore della morte, al Padre e al Santo Spirito ora e nei secoli eterni. Amen. Oppure: Hic est dies verus Dei, sancto serénus lúmine, quo díluit sanguis sacer probrósa mundi crímina. Fidem refúndit pérditis cæcósque visu illúminat; quem non gravi solvit metu latrónis absolútio? Opus stupent et ángeli, poenam vidéntes córporis Christóque adhæréntem reum vitam beátam cárpere. Mystérium mirábile, ut ábluat mundi luem, peccáta tollat ómnium carnis vitia mundans caro. Quid hoc potest sublímius, ut culpa quærat grátiam, metúmque solvat caritas reddátque mors vitam novam? Esto perénne méntibus paschále, Iesu, gáudium, et nos renátos grátiæ tuis triúmphis ággrega. Iesu, tibi sit glória, qui morte victa prǽnites, cum Patre et almo Spíritu, in sempitérna sǽcula. Amen. 1 ant. Ringraziamo Dio per la sua misericordia: ha fatto prodigi a salvezza delluomo, alleluia. SALMO 106 Ringraziamento per la liberazione Questa è la parola che Dio ha inviato ai figli dIsraele recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti (At 10, 36). I (1-16) Celebrate il Signore perché è buono, * perché eterna è la sua misericordia. Lo dicano i riscattati del Signore, * che egli liberò dalla mano del nemico e radunò da tutti i paesi, † dalloriente e dalloccidente, * dal settentrione e dal mezzogiorno. Vagavano nel deserto, nella steppa, * non trovavano il cammino per una città dove abitare. Erano affamati e assetati, * veniva meno la loro vita. Nellangoscia gridarono al Signore * ed egli li liberò dalle loro angustie. Li condusse sulla via retta, * perché camminassero verso una città dove abitare. Ringrazino Dio per la sua misericordia: * ha fatto prodigi a salvezza delluomo; poiché saziò il desiderio dellassetato, * e laffamato ricolmò di beni. Abitavano nelle tenebre e nellombra di morte, * prigionieri della miseria e dei ceppi, perché si erano ribellati alla parola di Dio * e avevano disprezzato il disegno dellAltissimo. Egli piegò il loro cuore sotto le sventure; * cadevano e nessuno li aiutava. Nellangoscia gridarono al Signore * ed egli li liberò dalle loro angustie. Li fece uscire dalle tenebre e dallombra di morte * e spezzò le loro catene. Ringrazino Dio per la sua misericordia: * ha fatto prodigi a salvezza delluomo; perché ha infranto le porte di bronzo * e ha spezzato le sbarre di ferro. 1 ant. Ringraziamo Dio per la sua misericordia: ha fatto prodigi a salvezza delluomo, alleluia. 2 ant. Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere, le meraviglie che hai fatto per noi, alleluia. II (17-32) Stolti per la loro iniqua condotta, * soffrivano per i loro misfatti; rifiutavano ogni nutrimento * e già toccavano le soglie della morte. Nellangoscia gridarono al Signore * ed egli li liberò dalle loro angustie. Mandò la sua parola e li fece guarire, * li salvò dalla distruzione. Ringrazino Dio per la sua misericordia: * ha fatto prodigi a salvezza delluomo. Offrano a lui sacrifici di lode, * narrino con giubilo le sue opere. Coloro che solcavano il mare sulle navi * e commerciavano sulle grandi acque, videro le opere del Signore, * i suoi prodigi nel mare profondo. Egli parlò e fece levare un vento burrascoso * che sollevò i suoi flutti. Salivano fino al cielo, † scendevano negli abissi; * la loro anima languiva nellaffanno. Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi, * tutta la loro perizia era svanita. Nellangoscia gridarono al Signore * ed egli li liberò dalle loro angustie. Ridusse la tempesta alla calma, * tacquero i flutti del mare. Si rallegrarono nel vedere la bonaccia * ed egli li condusse al porto sospirato. Ringrazino Dio per la sua misericordia: * ha fatto prodigi a salvezza delluomo. Lo esaltino nellassemblea del popolo, * lo lodino nel consesso degli anziani. 2 ant. Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere, le meraviglie che hai fatto per noi, alleluia. 3 ant. I giusti vedano le opere di Dio, gioiscano e comprendano il suo amore, alleluia. III (33-43) Ridusse i fiumi a deserto, * a luoghi aridi le fonti dacqua e la terra fertile a palude * per la malizia dei suoi abitanti. Ma poi cambiò il deserto in lago, * e la terra arida in sorgenti dacqua. Là fece dimorare gli affamati * ed essi fondarono una città dove abitare. Seminarono campi e piantarono vigne, * e ne raccolsero frutti abbondanti. Li benedisse e si moltiplicarono, * non lasciò diminuire il loro bestiame. Ma poi, ridotti a pochi, furono abbattuti, * perché oppressi dalle sventure e dal dolore. Colui che getta il disprezzo sui potenti * li fece vagare in un deserto senza strade. Ma risollevò il povero dalla miseria * e rese le famiglie numerose come greggi. Vedono i giusti e ne gioiscono * e ogni iniquo chiude la sua bocca. Chi è saggio osservi queste cose * e comprenderà la bontà del Signore. 3 ant. I giusti vedano le opere di Dio, gioiscano e comprendano il suo amore, alleluia. V. Dio ci ha fatto rinascere a una viva speranza, alleluia, R. in Cristo risorto dai morti, alleluia. PRIMA LETTURA Dal libro dellApocalisse di san Giovanni, apostolo 11, 1-19 I due Testimoni e il giudizio di Dio Io, Giovanni, vidi, e mi fu data una canna simile a una verga e mi fu detto: «Alzati e misura il santuario di Dio e laltare e il numero di quelli che vi stanno adorando. Ma latrio che è fuori del santuario, lascialo da parte e non lo misurare, perché è stato dato in balìa dei pagani, i quali calpesteranno la città santa per quarantadue mesi. Ma farò in modo che i miei due Testimoni, vestiti di sacco, compiano la loro missione di profeti per milleduecentosessanta giorni». Questi sono i due olivi e le due lampade che stanno davanti al Signore della terra. Se qualcuno pensasse di far loro del male, uscirà dalla loro bocca un fuoco che divorerà i loro nemici. Così deve perire chiunque pensi di far loro del male. Essi hanno il potere di chiudere il cielo, perché non cada pioggia nei giorni del loro ministero profetico. Essi hanno anche potere di cambiar lacqua in sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli tutte le volte che lo vorranno. E quando poi avranno compiuto la loro testimonianza, la bestia che sale dallAbisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà. I loro cadaveri rimarranno esposti sulla piazza della grande città, che simbolicamente si chiama Sòdoma ed Egitto, dove appunto il loro Signore fu crocifisso. Uomini di ogni popolo, tribù, lingua e nazione vedranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo e non permetteranno che i loro cadaveri vengano deposti in un sepolcro. Gli abitanti della terra faranno festa su di loro, si rallegreranno e si scambieranno doni, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra. Ma dopo tre giorni e mezzo, un soffio di vita procedente da Dio entrò in essi e si alzarono in piedi, con grande terrore di quelli che stavano a guardarli. Allora udirono un grido possente dal cielo: «Salite quassù» e salirono al cielo in una nube sotto gli sguardi dei loro nemici. In quello stesso momento ci fu un grande terremoto che fece crollare un decimo della città: perirono in quel terremoto settemila persone; i superstiti presi da terrore davano gloria al Dio del cielo. Così passò il secondo «guai»; ed ecco viene subito il terzo «guai». Il settimo angelo suonò la tromba e nel cielo echeggiarono voci potenti che dicevano: «Il regno del mondo appartiene al Signore nostro e al suo Cristo: egli regnerà nei secoli dei secoli». Allora i ventiquattro vegliardi seduti sui loro troni al cospetto di Dio, si prostrarono faccia a terra e adorarono Dio dicendo: «Noi ti rendiamo grazie, Signore Dio onnipotente, che sei e che eri, perché hai messo mano alla tua grande potenza e hai instaurato il tuo regno. Le genti fremettero, ma è giunta lora della tua ira, il tempo di giudicare i morti, di dare la ricompensa ai tuoi servi, ai profeti e ai santi e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di annientare coloro che distruggono la terra». Allora si aprì il santuario di Dio nel cielo e apparve nel santuario larca dellalleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine. RESPONSORIO Cfr. Ap 11, 15; Dn 7, 27 R. Il regno del mondo appartiene al Signore nostro e al suo Cristo: * egli regnerà nei secoli dei secoli, alleluia. V. Il suo regno sarà eterno: i potenti della terra lo serviranno e obbediranno; R. egli regnerà nei secoli dei secoli, alleluia. SECONDA LETTURA Dal «Commento sul vangelo di san Giovanni» di san Cirillo dAlessandria, vescovo (Lib. 4, 2; PG 73, 563-566) Cristo ha dato il suo corpo per la vita di tutti Muoio, dice il Signore, per tutti, per vivificare tutti per mezzo mio. Con la mia carne ho redento la carne di tutti. La morte infatti morrà nella mia morte e la natura umana, che era caduta, risorgerà insieme con me. Per questo infatti sono divenuto simile a voi, uomo, cioè della stirpe di Abramo, per essere in tutto simile ai fratelli. Ben comprendendo il progetto divino lo stesso san Paolo dice: «Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anchegli ne è divenuto partecipe, per ridurre allimpotenza, mediante la morte, colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo» (Eb 2, 14). Infatti in nessunaltra maniera si sarebbe potuto distruggere chi aveva il potere della morte, e con lui la morte stessa, se non con il sacrificio di Cristo. Uno solo si è immolato per la redenzione di tutti, perché la morte regnava su tutti. Cristo, offrendo se stesso a Dio Padre per noi come ostia immacolata, dice nel salmo: «Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto. Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. Allora ho detto: Ecco, io vengo. Sul rotolo del libro di me è scritto che io faccia il tuo volere. Mio Dio, questo io desidero» (Sal 39, 7-9). Fu poi crocifisso per tutti e a causa di tutti, perché, morto uno per tutti, viviamo tutti in lui. Infatti non poteva accadere che la vita per se stessa fosse sottoposta alla morte o soccombesse alla corruzione. Che Cristo, poi, abbia offerto la sua carne per la vita del mondo, lo sappiamo con certezza dalle sue parole: Padre santo, custodiscili (cfr. Gv 17, 11). E di nuovo: Per loro io santifico me stesso (cfr. Gv 17, 19). Santifico, dice, cioè: mi consacro e mi offro quasi ostia immacolata di soave odore. Veniva santificato infatti, veniva chiamato santo, secondo la legge, ciò che era offerto sullaltare. Cristo dunque diede il suo corpo per la vita di tutti e così di nuovo innestò in noi la vita. Dopo che il Verbo vivificante di Dio abitò nella carne, la ristabilì nel suo bene, cioè nella vita. Stabilì con essa una comunione misteriosa e così la rese partecipe della sua stessa vita. Perciò il corpo di Cristo vivifica coloro che comunicano con esso. Scaccia la morte dai mortali e la corruzione dai corruttibili in virtù di quella potenza rigeneratrice che porta sempre con sé. RESPONSORIO Cfr. Gv 10, 14. 15. 10 R. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, * per loro offro la mia vita, alleluia. V. Sono venuto perché abbiano la vita e labbiano in abbondanza. R. per loro offro la mia vita, alleluia. ORAZIONE O Dio, che nellacqua del battesimo hai rigenerato coloro che credono in te, custodisci in noi la vita nuova, perché possiamo vincere ogni assalto del male e conservare fedelmente il dono del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nellunità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. R. Amen. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio. |
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 21-MAR-13
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